Eccoci di nuovo qui, dopo quasi due anni d’attesa Game of Thrones riprende il suo cammino e ci accompagna verso l’epico finale che deciderà le sorti di Westeros.
Quello andato in onda ieri notte è stato un episodio ricco di incontri. Ormai i fatti stanno volgendo al termine, le trame si stanno riunendo e tutti i personaggi, uno a uno, si ritrovano uniti dentro le stesse mura. Winterfell diventa polo nevralgico della trama, il luogo dove si decideranno le sorti e la sopravvivenza dei sette regni.
Un episodio tutto sommato tranquillo, dove non sono mancati alcuni interessanti colpi di scena. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio quanto avvenuto.
Incontri, come dicevo e cominciamo dal primo. Jon finalmente arriva a Grande Inverno e, quando vede Bran, emozionato gli corre incontro ma quest’ultimo gli riserva lo stesso trattamento che ebbe nella scorsa stagione per Sansa e Arya.
Bran così si conferma sempre più il parente strambo, col quale nessuno vuole avere a che fare alle feste in famiglia.
Ma l’incontro più atteso di casa Stark è senza dubbio un altro, quello tra Jon e Arya. I due erano molto legati prima di prendere strade diverse e il loro incontro ha tutto un altro sapore. Ma tra un abbraccio e l’altro forse gli animi sono un po’ tiepidi, anche se in questo caso la diffidenza è legata piuttosto alla sua scelta di rinunciare al titolo di Re in favore di Daenerys.
La Targaryen appunto, arriva in grande stile a Winterfell con tutto il suo seguito e ovviamente con i suoi draghi. Il Nord intero la guarda con sospetto ma i momenti di maggior tensione si registrano con Sansa. Quest’ultima prima le porge un diplomatico benvenuto ma poi le fa notare che a Grande Inverno non ci sono provviste a sufficienza per tutti, soprattutto per l’orda Dothraki e per i due draghi.
Sansa:
Ma non c’è da stupirsi, Daenerys non poteva certo aspettarsi di essere accolta a braccia aperte seppur le sue intenzioni fossero delle migliori. E per quanto riguarda il teatrino con Sansa è un grande classico. Jon si presenta a casa con la fidanzatina e, come nella miglior tradizione, non è particolarmente ben voluta dalla madre di lui o in questo caso dalla sorella che ne fa le veci. La normalità insomma.
Normalità, come i brevi sprazzi di un’ordinaria love story tra Jon e Daenerys che più uniti che mai, invece di rincorrersi come novelli fidanzatini in un prato in fiore, optano invece per una spettacolare corsa in sella ai draghi sui bianchi paesaggi del gelido Nord.
Ma questi non sono certo gli unici incontri della puntata. Degni di nota sono anche quelli di Arya con il Mastino e Gendry. Il primo ovviamente non si lascia andare a convenevoli (anche se è grazie a lei che è ancora vivo) mentre col secondo le cose sono un po’ diverse, anche se mi aspettavo tutt’altro clima. Diciamo che mi aspettavo qualcosa di più caloroso, considerato l’affetto che li legava. D’altronde, la giovane Stark aveva messo sulla sua lista Melisandre e mezza fratellanza senza vessilli per il fatto di averlo venduto alla sacerdotessa.
Ma eccoci forse alla parte più interessante, l’incontro tra Jon e Sam. Difficile credere che quest’ultimo, tra le mille letture, non abbia trovato un attimo libero per salutarlo ma giusto poco prima di rincontrare il vecchio amico, Sam, dopo aver rivisto Jorah, apprende da Daenerys la triste sorte capitata al padre e al fratello e lui visibilmente scosso si congeda. Effettivamente la giovane Targaryen non contava abbastanza sostenitori tra le fila del nord e decide di farsi qualche altro amico. Comunque sia, uscito dalla biblioteca incontra Bran e i due decidono che è il momento per Jon di sapere la verità. Così Sam si reca nella cripta dove trova l’amico e, dopo avergli confidato cosa abbia fatto Daenerys, gli rivela le sue vere origini. Jon, sul momento non ci crede, ma poi si allontana dubbioso. Dunque al momento non è facile capire che impatto possa avere questa scioccante notizia per lui.
Jon è cotto di Daenerys e da poco peso alla tragedia familiare di Sam ma sul fatto che l’amata sia in realtà la zia, forse qualche pensierino ce lo farà. Anche se in effetti la storia Targaryen insegna che l’amore supera ogni ostacolo. Soprattutto quelli di sangue tra parenti.
Insomma, Jon torna a casa e prima si becca la partaccia dalla “sorella” e poi ci si mette anche il miglior amico a parlargli male della sua nuova ragazza. Ma sto ancora guardando una puntata del Trono di Spade?
Ma Grande Inverno è teatro anche di altre sorprese. I signori del Nord, come prevedibile, non hanno apprezzato il comportamento di Jon e non tardano a farglielo notare. E in prima linea tra i malcontenti troviamo Lady Mormont e Lord Glover che addirittura si rifiuta di presentarsi presso la casa degli Stark. Ma a difendere il Lord di Winterfell interviene Tyrion, un altro che al Nord non annovera molti amici.
Ma un’ex moglie invece sì.
Ed eccoci all’ennesima reunion. Sansa dopo la sua fuga al matrimonio di Joffrey ritrova Tyrion, i due scambiano anche una chiacchierata sulle mura dove si lanciano qualche frecciatina ma alla fine la Lady di Grande Inverno si congeda esprimendo una non troppa velata diffidenza riguardo la promessa di Cersei di venire in loro aiuto.
E veniamo anche a lei, la regina. Dopo la partenza di Jaime, Cersei è sempre più sola ad Approdo del Re e a mitigare questa assenza ci pensa Euron che traghetta la Compagnia Dorata alla sua corte. Ciononostante però le forze a loro disposizione sono assai meno di quelle che Cersei sperava. Inoltre, visti i grandi servigi svolti per la corona da Euron, dapprima riluttante, Cersei decide di concedersi.
Ma non è una serata perfetta quella di Euron perché mentre è con Cersei, Theon con un manipolo di uomini, ne approfitta per salire a bordo della nave dello zio e riuscire finalmente a liberare Yara.
Ma non è una vera puntata di Game of Thrones senza che Cersei non regali all’episodio una nota di spietata follia. La regina infatti incarica Bronn di andare nel Nord per uccidere Jaime e Tyrion con la balestra che quest’ultimo usò per uccidere il padre. Che stile.
Infine la puntata si chiude con un altro incontro del quale mi ero totalmente dimenticato, quello tra Jaime Lannister e Bran. Jaime in gran segreto varca la soglia di Winterfell e, come ad attenderlo, dietro di sé scorge il giovane Stark che lo osserva. Tensione palpabile sulla quale però piombano i titoli di coda.
Questo nuovo esordio di Game of Thrones (fanservice a parte) non ha visto grandi colpi di scena ma, come prevedibile, sta contribuendo ad allestire l’attesissimo finale di stagione. Infatti l’unico colpo di scena di questo episodio è quello sulle origini di Jon, una notizia che però pensavo avesse un’eco ben diversa. Forse Jon non ha ancora ben realizzato la cosa ma è una rivelazione che non può lasciare indifferenti e che sicuramente nella prossima puntata troverà maggior spazio. Anche perché l’interrogativo non è solo come reagirà il diretto interessato, quanto chi per una vita ha creduto di essere la legittima erede. A Jon non interessano troni e corone ma alla Targaryen invece sì e questa notizia potrebbe sconvolgere e incrinare il rapporto tra i due, anche perché Daenerys in Jon non vedrebbe più un consorte / nipote, quanto un possibile concorrente.
Un concorrente che vanta più diritti di lei, tra l’altro.
Ma rivelazione scioccante a parte, i due al momento sono intenti a vivere la love story noncuranti delle ovvietà espresse da Sansa, che in questo episodio sembra essere l’unica a dire cose sensate. E in tutto ciò gli estranei continuano a marciare verso Grande Inverno, ma di questa informazione, così come del piano di Cersei, Bran vede bene di tenerselo per sé.
Comunque sia, è stata una puntata dove si vanno a chiudere molti cerchi. I personaggi, ormai maturati e cresciuti, dopo aver intrapreso cammini diversi e vissuto alterne vicende finalmente si rincontrano e c’è da aspettarsi che ognuno di loro giochi un ruolo determinante nell’atto finale di Game of Thrones.
Alla prossima puntata e Valar Morghulis!
Alessio Nicolosi
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