Secondi classificati appunto i giallo rossi. Fino alla fine la Roma ci ha creduto ma con la caduta in quel di Catania si è arresa e ha perso tutte e tre le partite rimaste. Hanno poco da rimpiangere poiché il loro obiettivo, i romanisti, lo hanno conseguito: qualificazione diretta alla Champions League. Tanti complimenti a Rudi Garcia che
Subito dopo i lupacchiotti si classificano i partenopei. Dopo il grande mercato estivo forse era lecito aspettarsi di più in campionato dagli azzurri ma alla fine, il Napoli, premia la fede dei suoi tifosi portando a casa una meritata Coppa Italia che diciamolo, salva la stagione dal fallimento. Benitez, come di consueto, invoca rinforzi e nella prossima stagione sarà d’obbligo puntare a qualcosa di più importante che la coppa nazionale o l’ingresso in Champions.
In quarta posizione si classifica la Fiorentina: bella e sfortunata, anche sui viola pesavano grandi aspettative quest’anno. Grandi botti estivi che giustamente alimentavano le speranze dei fiorentini ma se si infortunano sia Gomez che Rossi allora la flessione tecnica è inevitabile. Nonostante la mala sorte il prossimo anno sarà ancora Europa League e con un mister come Montella, la squadra e i suoi tifosi, possono togliersi qualche soddisfazione (sfortuna permettendo).
Dietro i viola si piazza l’Inter. I nero azzurri vengono da una stagione molto difficile e probabilmente tutte le vicende legate al trasferimento della società hanno influenzato le prestazioni. Riescono alla fine a qualificarsi per l’Europa League ma è da considerarsi come un anno di transizione. A inizio campionato era una delle squadre più solide eccetto poco dopo sfaldarsi e rendersi protagonista di prestazioni non troppo esaltanti. I tifosi ripongono le loro speranze nella prossima stagione anche perché Thoir ormai ha capito come gestire una squadra di calcio in Italia. Appena arrivato predicava pazienza e faceva proclami a favore dell’autofinanziamento salvo poi a gennaio trovare grandi contestazioni sotto la sede e decidere di aprire il portafoglio per placare gli animi.
L’ultimo posto disponibile per andare in Europa lo occupa il Parma. Classificazione rocambolesca giunta all’ultima giornata a causa del rigore fallito da Alessio Cerci contro la Fiorentina. Bella
Settimo si classifica il Torino. Anche loro protagonisti di una grande annata e, nonostante l’Europa sfumata al 93’ su quel dischetto, Cerci e i suoi compagni non possono rimproverarsi nulla. I tifosi devono essere fieri di quanto fatto dai granata ma pesano diverse incertezze sul futuro a seconda che la nuova coppia dei gemelli del gol Cerci – Immobile resti o voli altrove.
Di seguito troviamo il Milan, anche per loro una stagione molto difficile. Via Allegri e dentro Seedorf ma i rosso neri sono fuori da tutto e pure in questo caso non si sa quel che sarà del futuro. Probabilmente il neo tecnico olandese lascerà la panchina ma se non arrivano investitori ci sono poche gioie all’orizzonte per i tifosi milanisti.
Campionato piuttosto anonimo quello della Lazio. Tanti problemi tra tifoseria e presidente che hanno lasciato più volte vuoto lo stadio. Lotito pare intenzionato a non vendere la squadra e i tifosi appunto sono in guerra con lui.
Capitolo Hellas Verona. Gli uomini di Mandorlini sono la vera sorpresa del campionato, neopromossi e per poco non si qualificano in Europa League. Toni, nonostante il numero indicato sulla carta d’identità, gioca come se avesse dieci anni di meno e continua imperterrito a segnare, a sostenerlo un bel collettivo con giocatori importanti che sono già stati adocchiati da diverse big.
Undicesima si piazza l’Atalanta, Colantuono si conferma un tecnico più che affidabile e raggiungono una salvezza tranquilla.
Sampdoria, Udinese, Genoa e Cagliari seguono. Tra tutte e quattro, visti i collettivi, era lecito aspettarsi di più anziché limitarsi a raggiungere una salvezza tranquilla. Un cenno a parte merita la formazione sarda che aveva a che fare con varie difficoltà legate al presidente e alla mancanza dello stadio che ha più volte impedito ai tifosi di seguire la propria squadra.
Si salvano anche Chievo e la neo promossa Sassuolo. Questi ultimi sembravano spacciati in diverse occasioni ma sono riusciti a riprendersi soprattutto grazie ai diversi innesti effettuati nel mese di gennaio. Perché se vuoi restare in A devi spendere.
Alessio Nicolosi