Quarto giorno memorabile al Festival di Cannes che ha visto l’inizio di un vero e proprio duello alla Frost – Nixon o alla ”mezzogiorno di fuoco”. Da oggi è pura guerra tra il Cinema, decima musa che ci ha stregato per anni e la piattaforma Netflix, il colosso dello streaming on demand che ha portato l’intrattenimento direttamente nelle nostre case.
Ma andiamo per ordine: tutto è iniziato quando Cannes ha ribadito con un comunicato ufficiale che dal prossimo anno tutte le pellicole in concorso sarebbero dovute passare dal grande schermo, senza fare nessuna eccezione, nemmeno per il network di fama mondiale che ha praticamente contagiato quasi tutto il globo.
Quest’anno infatti è la prima volta che Netflix è presente in concorso al festival di Cannes. Oltre a Okja, la piattaforma streaming ha prodotto anche The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach, che verrà presentato domenica.
Già durante il primo giorno il serrato confronto tra Will Smith e il presidente della giuria, il regista Pedro Almodovar, in cui quest’ultimo aveva ribadito il suo sostegno alla visione su grande schermo delle pellicole in concorso, aveva anticipato l’inizio di un aspro confronto che è sfociato proprio oggi nel presunto ”atto di sabotaggio”.
La proiezione mattutina per la stampa di Okja, film diretto dal maestro coreano Bong Joon-ho, prima delle due pellicole in competizione prodotte da Netflix, si è interrotta per misteriosi motivi tecnici. Il film è stato proiettato per oltre 6 minuti in un formato errato e mentre i critici urlavano, fischiavano e battevano i piedi nella speranza che i proiezionisti si accorgessero dell’errore, i malpensanti hanno subito affilato le lame, gridando al sabotaggio.
Dopo 15 minuti, in cui vari tweet e post dei giornalisti presenti in sala stampa hanno monopolizzato il web, il marchio di Netflix è ricomparso sul maxi schermo e tutti i presenti si sono potuti godere la sferzante pellicola di Bong, vero e proprio elogio alla natura e alla filosofia vegetariana.
Il film non è bastato a calmare gli animi della stampa mondiale, dato che uno dei portavoce di Netflix si è rifiutato di commentare e ha lasciato la sala stampa visibilmente contrariato. Tutti quindi si sono dati appuntamento alla tanto attesa conferenza di presentazione della pellicola che ha visto come assoluti protagonisti l’attrice Tilda Swinton e il regista Bong Joon-ho. L’attrice britannica, ha cercato di ”driblare” le possibili polemiche rispondendo al presidente Almodovar:
”Noi non siamo qui a Cannes per ricevere premi, ma per far vedere il film a un pubblico. Non vogliamo intervenire nelle polemiche che circondano il film, ma posso solo dire che Netflix ha dato i mezzi e la possibilità a Bong Joon-ho di realizzare il suo film nella più totale libertà”.
Piuttosto curiosa e beffarda, la dichiarazione del regista sud-coreano Bong Joon-ho che ha dichiarato:
“La mia più grande soddisfazione è che ieri sera Pedro Almodovar ha visto il mio film. Può pensare e dire quello che vuole”.
Lo scontro, destinato a fare la storia dell’intrattenimento, non è assolutamente finito, piuttosto sembra solo all’inizio. Non ci resta che aspettare domenica, giorno della proiezione del secondo film targato Netflix per capire l’evolvere dell’intricato scontro. Rimanete sintonizzati con Uni Info News, che per tutta la durata del festival vi racconterà i film in gara, le curiosità e tutti i succulenti dettagli che rendono Cannes il festival più amato del globo.
Di seguito troverete il trailer della pellicola, Okja, vera e propria sorpresa di questa giornata al festival: