3 Dicembre 2024

 

Lo scorso 13 Ottobre 2015 si è tenuto a Las Vegas, Nevada, il primo dibattito del partito democratico statunitense in vista delle elezioni presidenziali 2016.

A scontrarsi sul ring sono stati i seguenti 5 candidati:


Hillary Clinton, ex First Lady, ex Senatrice ed ex Segretario di Stato, ;

Bernie Sanders, senatore del Vermont;

Martin O’Malley, ex sindaco di Baltimora ed ex Governatore del Maryland;

Jim Webb, ex Senatore;

Lincoln Chafee, ex Senatore ed ex Governatore del Rhode Island.

A fare da conduttore e mediatore è stato il talentuoso giornalista Anderson Cooper che ha saputo arbitrare al meglio il dibattito democratico, condendo il tutto con domande pungenti e provocatorie.


Hillary Clinton

L’incontro, trasmesso dalla rete televisiva CNN, ha avuto inizio alle 17:30 (ora locale), è si è articolato in due ore di domande e risposte da massimo due minuti ciascuno davanti a uno studio gremito di spettatori.

Non ci sono volute tutte e due le ore per comprendere a pieno che i favoriti sono senza dubbi la Clinton e Sanders, i quali hanno nettamente eclissato gli altri tre partecipanti.
Tutt’ora le opinioni su chi abbia vinto il dibattito restano molto contrastanti. Nonostante la grande performance di entrambi i candidati gli Stati Uniti sembrano divisi in due: la riuscita della Clinton non è più così scontata.

Degli altri tre candidati, sebbene abbiano scarse possibilità di vincere, l’unico che sembrava avesse delle buone carte da giocare era O’Malley, che è riuscito a destreggiarsi bene durante il dibattito. Webb, invece, con il suo portamento da ex marine, non ha fatto che lamentarsi della scarsità del tempo concessogli rispetto agli altri candidati, scivolando in modo clamoroso alla domanda “qual è il nemico peggiore che ti sei fatto?” con la sua inappropriata risposta “i vietcong quando ho combattuto in Vietnam”. Infine Chafee, con la sua etica da copione, perde quella credibilità acquisita nella sua personale presentazione con una risposta dichiarata una delle peggiori nella storia delle elezioni presidenziali americana: giustifica il suo voto nel 1999 riguardo la legge Glass-Steagall dichiarando che essa è stata la sua prima vera votazione in Senato. “Ero appena arrivato”.

Jim Webb
Jim Webb

Questa risposta imbarazzante non è di certo passata inosservata, e se aveva 1% di voti, con questa perla l’ex governatore si è giocato la candidatura.

La Clinton, invece, dall’alto della sua carriera, ha sferragliato tutte le sue carte grazie ad un’impeccabile dialettica con cui ha ammaliato la nazione.
L’ex First Lady sembra avere le idee molto chiare sul suo programma elettorale. Dall’altro lato il senatore Sanders ha portato avanti con passione e confidenza le sue

Bernie Sanders
Bernie Sanders

ideologie socialiste, invitando gli Stati Uniti a concentrarsi sulla politica interna e sulla classe media. Proprio riguardo alla politica estera Sanders accusa la Clinton di aver preso una decisione troppo drastica, dichiarando che non vuole gli Stati Uniti in altre guerre, soprattutto in Siria, perché “la guerra deve essere l’ultima spiaggia in assoluto”.

L’allarme economia è saltato fuori e tutti i candidati hanno convenuto che la situazione Wall Street debba essere sanata al più presto.
In particolare la Clinton specifica che gli USA non si possono permettere questo “gioco d’azzardo”, dal momento che nessuno ha pagato per le conseguenze del crollo della borsa del 2008. Sanders ribatte che questo problema deve essere trattato al più presto dal Congresso facendo si che i soldi ricavati da questa operazione siano investiti nell’educazione. Uno dei punti forti del socialista è stata appunto la sua idea di rendere i college americani gratuiti, una proposta tanto meravigliosa quanto azzardata. Ciò sarebbe possibile grazie all’aumento delle tasse per i miliardari e multimiliardari.
Altro argomento dibattuto è stato la legalizzazione della marijuana: alla domanda “vi sentireste pronti a votare in questo momento se legalizzarla o no?” il candidato Sanders si è dichiarato favorevole sostenendo di poter combattere la criminalità attraverso questa misura.

Licoln
Licoln Chafee

La Clinton al contrario ha sostenuto di non essere ancora pronta per dare un’opinione netta: approva l’uso medico di tale sostanza ma aspetta comunque conferme di un incremento economico ed una diminuzione della criminalità negli stati dove la marijuana è già legalizzata.

Come da copione lo scandalo delle e-mail della Clinton è venuto fuori e, dopo aver affermato che ciò che ha fatto non è stata la decisione più giusta ma non era comunque illegale, Sanders stupisce l’intera nazione prendendo le difese dell’ex segretario di stato: gli Stati Uniti sono stanchi di sentire parlare degli scandali personali, vogliono che i politici si concentrino in problemi più importanti!

Il dibattito si conclude trionfante con un invito da parte di tutti e 5 i candidati a riflettere sul fatto che il dibattito democratico, a differenza del repubblicano dello scorso 18 settembre, si è svolto in modo costruttivo ed educato.

Martin O'Malley
Martin O’Malley

Si è parlato in modo tranquillo di argomenti rilevanti ed importanti, fornendo risposte più o meno esaustive sulle problematiche principali statunitensi.

All’appuntamento democratico seguirà il terzo repubblicano il 28 Ottobre 2015, mentre il prossimo dibattito democratico sarà il 14 Novembre 2015. Per gli Stati Uniti sarà una lunga campagna elettorale, considerando che le elezioni saranno a fine 2016, ma già si fanno pronostici sul successore di Obama. Anche se la Clinton è stata dichiarata da molti già trionfante, l’ex senatore Sanders ha dimostrato di essere molto determinato ad emergere ed uscire vittorioso sia sull’ex First Lady, sia sui repubblicani.

Elezioni USA: Clinton e Sanders dominano la scena democratica!
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Elezioni USA: Clinton e Sanders dominano la scena democratica!
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Lo scorso 13 Ottobre 2015 si è tenuto a Las Vegas, Nevada, il primo dibattito del partito democratico statunitense in vista delle elezioni presidenziali 2016.
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Claudia Perossini

Sono Claudia Perossini, studentessa di liceo scientifico con la passione per il giornalismo, la musica e il teatro. Scrivo perché sento il bisogno costante di dire la mia opinione e rendere tutti partecipi della mia visione della realtà.
Faccio della curiosità uno stile di vita.

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