Inizia tutto quasi due settimane fa: vengo contattato da Riccardo Conti. Riccardo frequenta un Master in Business Administration (MBA) cioè un joint program tra la Columbia Business School di New York e la London Business School. Con un suo compagno armeno stanno frequentando il corso in Managing Corporate Turnarounds (ristrutturazioni aziendali), tenuto dal professor Michael Jacobides. I due stanno elaborando un case study sulla vicenda di Aamps, così avendo letto un vecchio articolo che scrissi nel dicembre 2015 per Uni Info News, Riccardo mi ha chiesto di sentirci su Skype, per un’intervista sulla vicenda di Aamps. La nostra videochiamata è durata quasi due ore, ma andiamo con ordine.
Riccardo vive a New York, dove fa il Managing Director di Fantini USA, è responsabile per il prestigioso marchio italiano (che dagli anni ’70 vende rubinetti di lusso) anche per il mercato Canadese e dell’America Latina. Poi c’è il suo compagno Gagik Arzumanyan, anche lui una persona molto interessante: CEO della Highbury Food and Beverage Limited, tra un’occupazione e l’altra, fino al giugno 2016 è stato Deputy Minister per il Ministro dell’Economia e delle Finanze armeno e Chief Advisor del Primo Ministro della Repubblica di Armenia, parla tre lingue inglese, armeno e russo.
Fin dall’inizio Riccardo si è dimostrato veramente disponibile e interessato alla vicenda, così quando mi sono sentito con lui su Skype, abbiamo parlato di Aamps a tutto tondo: di politica e gestione amministrativa, dei problemi del passato, dello stato attuale, del “salvataggio miracoloso” e del concordato preventivo. Riccardo era fresco di un’intervista con Federico Castelnuovo, il Presidente di Aamps: ha passato giorni a spulciare il sito dell’azienda e a parlare con i membri del management, in cerca di dati, indicatori finanziari e statistiche. Inutile dire che quando ci siamo sentiti era informatissimo.
Lui e Gagik avevano già fatto un ottimo lavoro tecnico, ma Riccardo era interessato a capire la vicenda anche dal punto di vista dei livornesi. Così parliamo della percezione dei cittadini, delle vecchie e nuove politiche di Aamps sulla gestione dei rifiuti, dell’immagine del brand Aamps, delle critiche politiche rivolte all’azienda, nonché delle vicende precedenti al dicembre 2015.
Riccardo è sorpreso, non si aspettava che la storia avesse una valenza politica così forte, da essere diventata il simbolo di anni di sprechi pubblici e di crediti diventati inesigibili. Poi parliamo del concordato, non gli ho nascosto la mia simpatia per questa scelta amministrativa che all’inizio poteva sembrare davvero difficile, ma che adesso sta dando i suoi frutti.
Dal punto di vista amministrativo il caso Aamps è emblematico, talmente innovativo da aver suscitato l’interesse delle due Business School: si tratta della prima applicazione ad un’azienda pubblica municipalizzata, dell’articolo 186-bis della Legge Fallimentare, che disciplina il concordato preventivo di continuità. È un caso che tecnicamente farà storia.
Nei giorni successivi alla nostra chiamata, sono riuscito a mettere in contatto Riccardo e Gagik con il professor Fabio Serini, l’amministratore giudiziale del concordato di Aamps. Fabio Serini è molto più che un tecnico: è stato nominato dal tribunale fallimentare all’inizio del 2016, e tra i molti suoi oneri spicca il maggiore: redigere il piano di concordato preventivo e presentarlo ai creditori dell’azienda, che avrebbero dovuto scegliere se accettare o meno. Il professor Serini nel ruolo di commissario giudiziale ha dato il massimo: è riuscito nella sua missione, e ad oggi l’azienda sembra in buone condizioni.
Il frutto di questi contatti è raccontato nel paper di Riccardo e Gagik, che analizza nel dettaglio tutta la vicenda di Aamps, con tanto di dati, indicatori finanziari e statistiche. I due hanno ricostruito il background e le circostanze che hanno portato l’azienda in stato di forte crisi, per poi focalizzarsi sul concordato: dal team di professionisti che lo ha seguito, passando poi da un’analisi del piano di ristrutturazione, fino all’azione del management aziendale a suo sostegno. Alla fine del paper è stato riservato ampio spazio allo stato attuale dell’azienda e alle nuove sfide che le riserverà il futuro.
Tra queste ultime sicuramente si annovera l’estensione del porta-a-porta a tutta la città: Riccardo e Gagik hanno evidenziato i punti di forza, soprattutto rispetto all’eco-sostenibilità del progetto e le difficoltà di questa pratica, relativamente all’efficienza del servizio, agli spazi occupati dai nuovi cassonetti, in particolare nei condomini molto popolati. Queste sono sfide di civiltà e decoro urbano che sono importanti, sia per la bellezza di una città come Livorno, che per un’azienda che opera in un settore difficile come quello dei rifiuti.
Approfondiremo nei prossimi tempi la vicenda del concordato preventivo di Aamps con un’intervista tecnica con il professor Fabio Serini, per il momento vi lasciamo al paper di Riccardo e Gagik, lo potete trovare in inglese in fondo alla pagina.
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