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Comunicato Stampa : 450 Grazie per questi splendidi tre anni.

Comunicato Stampa : 450 Grazie per questi splendidi tre anni.

Cari lettori,

nel trovarmi qui, adesso, vorrei essere diretto e cinico, ma pur provando a scrivere un articolo sobrio e del tutto privo di sfumature superflue ho preso coscienza del fatto che mi è semplicemente impossibile farlo, perciò preparatevi a leggere un lungo comunicato di addio dal retrogusto retorico e sdolcinato. Siete stati avvisati, ancor prima di avervi coinvolti, per il costro bene, ho voluto salvaguardare la vostra salute mentale, dato che la mia ha già lasciato queste sponde…

Nel lasciare da Amministratore, Gestore della Pagina Facebook e semplice penna la redazione di Uninfonews quest’oggi, la prima cosa a cui penso è di ringraziare voi: il pubblico, ovvero i “nostri” lettori, coloro che in questi tre anni e mezzo, passati a scrivere sul sito, mi hanno seguito e criticato o apprezzato e lodato. Tengo in gran considerazione i primi, mentre provo grande affetto per i secondi. A voi va questo mio ultimo quattrocento-cinquantesimo articolo. Vi sono grato di aver passato i vostri preziosi momenti dietro ai contenuti che ho messo per iscritto, credendo ciecamente in essi, magari storcendo la bocca di tanto in tanto dinnanzi a qualche periodo mal costruito o qualche parola obsoleta buttata lì a caso a cui ha fatto compagnia una punteggiatura non proprio impeccabile. Amo pensare di essere moderatamente migliorato con il trascorrere delle pubblicazioni, o forse mi sbaglio?

Ebbene sì, è arrivato il momento dei saluti, davvero, non si torna indietro e come è solito dire : “un nuovo viaggio ha inizio”. Consapevole del fatto che sarete in pochissimi a leggere queste quattro righe in questo sabato pomeriggio d’Ottobre, scritte da uno degli ex componenti più pignoli, esigenti e paranoici di tutta l’amministrazione, con un certo gusto per gli atteggiamenti teatrali e melodrammatici, purché non si rivelino mai egocentrici o cadano nel ridicolo, tengo a voler sottolineare l’attaccamento che provo per voi carissimi lettori, non sapendo tuttavia neanche lontanamente chi possiate essere e perché siate qui. Desidero solo, in cuor mio, dare un valore alle mie “fatiche” ed a questi anni che abbiamo passato assieme, o che abbiamo passato non considerandoci affatto, e se son arrivato fino a qui, con due rubriche alle spalle, un numero spropositato di recensioni di film ed un discreto numero di articoli di cultura e letteratura lo devo anche a voi che mi avete letto, che siete stati con me fino alla fine.

Lavorare in Uninfonews è stata un’occasione importante per la mia formazione e crescita, grazie alla Redazione ho conosciuto persone magnifiche e con dispiacere prendo congedo da tutte le mie colleghe e colleghi, ma saluto ognuno di loro con rispetto e ammirazione, per il team che sono oggi e con cui ho avuto il piacere di collaborare in passato, che in parte ho contribuito a formare, formandomi a mia volta in esso.

Se tra voi c’è qualcuno con un particolare interesse nel voler scrivere o è un appassionato dell’informazione e crede in essa il mio consiglio è quello di mandare un articolo di prova e starete certi che in questo sito sarete valorizzati in ogni campo di vostra competenza.

Quella che era iniziata come una semplice avventura, un passatempo come tanti, è diventato ben presto ciò che per me assomiglia più vagamente ad un lavoro, a cui mi piace pensare di essermi dedicato con impegno costante ed al massimo delle mie capacità. Senza voler abusare troppo oltre del tempo a disposizione di ogni singolo lettore, vi prego di concedermi ancora qualche riga nel ringraziare: Giulio Profeta, padre e fondatore dell’associazione e del sito Uninfonews che, nella primavera del 2013, mi ha concesso il privilegio di prendere parte al progetto fin dalle sue prime fasi credendo nella mia persona e nelle mie capacità ben oltre quanto ci credessi io; Alessio Nicolosi, Paolo Gambacciani e Tommaso Viscusi, collaboratori efficienti e straordinari membri dell’organo amministrativo che non mi hanno mai negato una consultazione nel momento del bisogno, un aiuto o un sincero parere professionale; Simone Bacci, Melissa Aglietti e Lamberto Frontera, capo-redattori su cui è sempre stato possibile fare affidamento e le cui idee propositive hanno costantemente migliorato il sito in svariati aspetti e modi.

Un sentito ringraziamento va agli altri i miei colleghi e colleghe che ora mi preme menzionare: Chiara S., Benedetta C., Matilde M., Lorenzo R., Gabriele N., Michele P., Luca F., Gabriele B., Giovanni S., Giulia P., Federico N., Natalia N., Marco D’A., Nicola P. 

 

A (alcuni di) loro, in parole povere, colgo l’occasione per dire: Che avventura l’evento del Maggio scorso, eh? Al di là di tutte le incomprensioni venutesi a creare, aspettative e ansie, molte delle quali ho ben visto di alimentare personalmente (ma del tutto involontariamente), direi che ce la siamo cavata, e lavorare con voi è stata una delle soddisfazioni più grandi. Con voi e di voi conservo bellissimi ricordi frammentati a momenti di duro ed intenso lavoro ad attimi di puro svago. Siete un validissimo team a cui consiglio di continuare a produrre idee e eventi, perché, senza tanti giri di parole, non esagero nel dire che siete il grande motore di questo progetto, il suo cuore pulsante.

Un doveroso grazie, inoltre, ai collaboratori con cui ho collezionato ottimi rapporti in questi mesi passati: Umberto Vivaldi Jr., Saverio Dutti, L’Associazione Goldoni, Alessio Porquier, Federico Frusciante, Francesco Braschi, I Licaoni, Ciro Di Dato, i partecipanti al Contest Fotografico “Scatta Livorno” e tutti coloro a cui ho rotto le scatole con interviste all’ultimo minuto o consultazioni varie ed estenuanti. Email, chiamate, messaggi privati, molti sono stati i canali attraverso i quali abbiamo interagito e dal cui confronto ho arricchito la mia persona grazie ai vostri punti di vista che ho avuto il piacere di sentire ed elaborare.

Ringrazio, infine, coloro che sono andati ben oltre all’essere dei comuni colleghi, con cui è nata quella che considero una semplice, ma fondamentale amicizia che spero possa durare con il tempo e non venire meno con gli anni: Rachele e Matteo. Ci sono stati momenti di tensione e confronto, ma sarei un bugiardo se vi negassi l’importanza che avete avuto per me nelle ultime tre annate, dato che, di fatto, più di una volta avete sorretto le mie spalle nel momento del bisogno andando oltre la professionalità di un ambito lavorativo colmando le mie lacune ed i miei dubbi, le mie onnipresenti ed insistenti incertezze. Il più grande dono che questo progetto potesse farmi siete stati voi. Mi auguro di esservi stato di supporto quanto voi lo siete stati per me. Al di là di tutte le incomprensioni passate, presenti o future, ho pensato fosse giusto sottolineare il sincero affetto che ho nei vostri riguardi e che in questi mesi è maturato.

Infine tengo a ringraziare te, caro lettore, cari lettori, qualunque tu sia e chiunque voi siate, che sei arrivato fin qui, alla fine di questo pomposo celebrativo “addio”, alla conclusione del mio percorso all’interno della redazione e di questo sito, una separazione fatta, lo sottolineo, con serenità nei confronti di coloro con cui ho lavorato e di me stesso.

Non tradire la fiducia di questo gruppo di ragazzi che lavora sodo per portare a galla informazioni che concernono il mondo della cultura, della politica, dell’arte, dello spettacolo, del cinema e dello sport. L’unico consiglio che mi sento di darti è di continuare a leggerli, ed il perché è semplice: se lo meritano. Stai pur certo, te lo garantisco, che gran parte di loro farà di tutto affinché tu possa avere tra le mani un articolo di assoluto valore pubblicato al meglio delle loro capacità.

Infine, a te che sei di passaggio:

“Abbi un cuore che mai indurisce, un carattere che mai si stanca, ed un tocco che mai ferisce. 

Charles Dickens”

Claudio Fedele

Livorno, 7 Ottobre 2016

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