Ci abbiamo creduto e sperato ma la logica imponeva un certo scetticismo e non possiamo che applaudire i nostri ragazzi e stringere la mano senza rimpianti ai bavaresi.
Come suggerisce un verso di un celebre poeta nostrano, la Juventus non poteva far altro che ‘chinare la fronte al massimo fattor’ e così è stato. È vero che all’andata avevamo quasi buttato via una partita ma il gap quasi imbarazzante è emerso allo Juventus Stadium quando i bianconeri, chiamati alla grande impresa, hanno cercato di fare loro il gioco e provare la quasi impossibile remuntada.
Il Bayern Monaco è rimasto chiuso e ci ha lasciato giocare ma noi nonostante questo non siamo riusciti a creare pressoché nulla, quando invece i tedeschi alzavano anche di poco il ritmo con neanche troppa fatica riuscivano a sfondare e si presentavano sempre dinanzi a Buffon. Il tasso tecnico fra i due organici e l’esperienza internazionale è stata troppo evidente, i bavaresi d’altro canto sono ormai abituati a calcare certi palcoscenici mentre noi dobbiamo ammettere senza troppi giri di parole che dopo tutto quello che era successo, dopo i due settimi posti, orgogliosamente vi siamo ritornati. Ormai restiamo concentrati sul campionato, la Juventus è in volata scudetto ma l’Italia non basta più, adesso bisogna pensare al prossimo step: l’Europa e la coppa dalle grandi orecchie.
Sicuramente il nostro calcio si trova in crisi, riflesso di una ancor più profonda crisi economica che non ha risparmiato neanche il settore dello sport, i club italiani non possono più permettersi certe spese e i famosi top player di cui ogni estate si parla sono solo un miraggio. La Juventus, diversamente dagli altri club dello stivale, ha per prima intrapreso la via dello stadio di proprietà e i ricavi di fatto sono aumentati ma il cammino è ancora lungo. I top club esteri hanno imboccato questa strada molto tempo fa e i risultati lo dimostrano, inoltre hanno introiti tali che permettono loro di compiere transazioni per noi impossibili e accollarsi ingaggi stellari, senza parlare dell’irruzione che hanno compiuto gli sceicchi nel nostro calcio. Prendiamo i nostri mattatori, il Bayern ad esempio, questa estate hanno strappato all’Athletic Bilbao per la cifra di 42 milioni più bonus (48 mln circa) Javi Martinez, per chi non lo conoscesse è un centrocampista che può giocare anche da difensore centrale che quest’anno ha collezionato appena 20 presenze, a dirla così non sembra neanche un giocatore troppo decisivo.
Ad oggi la Juventus probabilmente non può neanche sborsarne la metà per il famoso centravanti top player, ormai divenuto una sorta di Godot che sembra sempre stia per imbarcarsi per Torino ma in realtà non arriva mai.
Alessio Nicolosi