Capitan Harlock è un film di animazione realizzato in computer grafica dalla Toei Animation basato sull’omonima serie creata dal maestro Leji Matsumoto. La pellicola era stata presentata, benché fuori concorso, alla 70′ Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è uscito nelle nostre sale il primo gennaio. Venendo alla sinossi del film, la storia tratta di un’epoca lontana nella quale il genere umano vive sparso nella galassia a causa di un’entità sovra planetaria, la Gaia Sanction, che ha dichiarato il pianeta azzurro ”luogo sacro ed inviolabile”. Ad essa si contrappone Harlock e la sua ciurma, che a bordo dell’Arcadia compiono le loro gesta per far sì che la razza umana, a seguito di questa sciagurata diaspora,
Detto questo sarebbe bene dividere la critica in due parti, nella prima trattare la resa grafica del film e gli effetti speciali mentre nella seconda la storia in sé. Per quanto riguarda gli effetti visivi è assolutamente senza precedenti e personalmente ritengo sia il migliore film in 3D che abbia mai visto. Le scene in cui l’astronave di Harlock, l’Arcadia, fluttua nello spazio avvolta dalle tenebre e le battaglie galattiche nel quale la stessa sperona le astronavi nemiche, grazie a un teschio posizionato a prua, sono a dir poco spettacolari.
Ma ora veniamo alla storia, probabilmente i ragazzi degli anni ’80 che si innamorarono del personaggio e della serie resteranno molto delusi, il film non tratta le vicende raccontate nel manga e anzi ne prende chiaramente le distanze. Si tratta infatti di un reboot (letteralmente riavvio), per chiarirsi, il termine reboot viene impiegato quando si vuole riprendere un argomento già trattato impostandolo in maniera diversa, facciamo un paio di esempi: la Fabbrica del Cioccolato di Tim Burton con Depp è un remake di quella del 1971 mentre invece The Amazing Spider Man è un reboot della trilogia di Spider Man con protagonista Tobey Maguire. Dunque si tratta di qualcosa di profondamente diverso ma non solo, lo stesso Capitan Harlock non è più l’eroe romantico della serie piuttosto viene sostituito da una figura molto più oscura. A dir la verità si ha più volte l’impressione che non sia neanche il protagonista del film (come sarebbe auspicabile che fosse visto che porta il suo nome) poiché si limita a compiere fugaci apparizioni, è una presenza cupa che diventa quasi mito e leggenda ma questo mistero che gli aleggia intorno lo rendono pur sempre un personaggio molto affascinante.
Per quanto riguarda lo sviluppo della trama, ad essere sincero, sono rimasto un po’ deluso, infatti oltre all’assenza del leggendario pirata, essa ha come perno il dissidio familiare tra i due fratelli Ezra, capitano della flotta Gaia, e Yama, inizialmente spia ma che in seguito aderirà alla causa di Harlock. Le vicende che legano i due sono molto forzate e tirate per i capelli come del resto il finale del film, se tutto era proceduto in maniera lineare e piuttosto chiaro anche a chi non aveva mai visto la serie, nel finale regna sovrano il caos e trovo che lo stesso epilogo sia piuttosto discutibile.
Tirando le somme del giudizio, promosso a pieni voti riguardo gli effetti visivi ma purtroppo bocciato per la storia che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca tuttavia anche se non abbia condiviso numerosi punti della trama devo pur ammettere che il personaggio colpisca molto e una volta lasciata la sala si resti col desiderio di comprarsi un mantello, una benda, arruolarsi sulla mitica Arcadia e compiere azioni piratesche nello spazio in nome della libertà.
Alessio Nicolosi