La settimana al Festival di Cannes è iniziata con ben tre pellicole dal potenziale molto alto, a tal punto da essere più che in corsa per la Palma d’oro e gli altri premi ufficiali assegnati dalla giuria. Alle ore 08:30 è stato proiettato il primo dei titoli in concorso: The Killing of a Sacred Deer con la regia del greco Yorgos Lanthimos. Il tanto discusso regista racconta la storia di Steven, interpretato da Colin Farrell, un brillante chirurgo, che decide di occuparsi di un adolescente che diventa progressivamente sempre più minaccioso, fino a portare il medico a compiere un sacrificio impensabile. Nel cast anche Nicole Kidman, già protagonista ieri sulla Croisette e che ricordiamo al festival francese è approdata con 3 film e una serie Tv. Il film di Lanthimos ha diviso come al solito tutta la platea di spettatori in sala, pare che a fine proiezioni siano piovuti numerosi fischi.
Stasera invece sarà il turno di Happy End, il nuovo film della due volte palma d’oro Michel Haneke. La pellicola del regista austriaco può contare su un cast d’eccezione composto dagli attori: Jean-Louis Trintignant, Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz e Toby Jones e tratta le vicende di una famiglia borghese del Nord della Francia messa alla prova con situazioni inaspettate. Il film pare affronti tematiche contemporanee parecchio interessanti e il regista non manca di sorprendere con il suo occhio raffinato.
Il terzo lungometraggio in concorso è The Day After firmato dal sudcoreano Hong Sang-soo che nel 2010, con il suo film Hahaha vinse il premio di miglior film nella sezione Un Certain Regard. Stavolta Hong racconta con il suo film dialogato la storia stranissima di Areum che inizia a lavorare in una casa editrice per sostituire una donna che ha avuto una relazione con il capo, Bongwan. Quando però la moglie dell’editore trova una lettera d’amore decide di arrivare in ufficio senza preavviso. Ne accadano di cotte e di crude nel cinema di Hong ma alla fine emergono dei valori davvero forti e a tratti toccanti.
Fuori concorso invece arrivano il documentario Una scomoda verità 2, in cui si ritorna ad affrontare i problemi causati dai cambiamenti climatici, e l’omaggio al regista André Téchiné di cui verrà presentata l’opera più recente, Golden Years che racconta la storia di Paul, un uomo che diserta dopo due anni trascorsi al fronte e viene nascosto dalla moglie travestendolo da donna, facendolo così diventare Suzanne.
Tra le proposte della sezione Un Certain Regard spunta L’atelier , diretto dal regista Laurent Cantet che racconta quello che accade quando Antoine decide di seguire un laboratorio di scrittura che permette ad alcuni giovani di firmare un romanzo noir grazie all’aiuto di Olivia, un’autrice affermata. Antoine entrerà però in opposizione con il gruppo e Olivia, facendo emergere anche la sua violenza.
Mentre il cinema italiano ritorna protagonista alla Quinzaine Des Réalisateurs con L’intrusa di Leonardo di Costanzo, regista dell’acclamato L’intervallo. Stavolta Di Costanzo racconta la storia di un’assistente sociale, Giovanna, che si ritrova ad assistere la moglie e i figli di un camorrista. Film a detta dei critici carente d’emozioni e che delude sotto molti punti di vista.
In serata, infine, l’attesa proiezione in spiaggia del cult d’azione Bad Boys, diretto dal regista Michael Bay. Torneremo anche domani a raccontarvi la giornata del festival, nel frattempo vi lasciamo due clip delle pellicole in concorso: The Killing of a Sacred Deer e Happy End.
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