Steve McQueen nacque il 24 marzo del 1930 a Beech Grove vicino Indianapolis e oggi per l’appunto, se un male incurabile non se lo fosse portato via, avrebbe compiuto 84 anni. Non sono qui per celebrare il famoso attore statunitense, molti lo hanno già fatto prima di me e anche meglio ma il mio intento è piuttosto quello, tramite l’espediente del compleanno, di riscoprirlo e farne una piccola biografia indirizzata ai più che forse lo conoscono solo perché citato da Vasco in una delle sue canzoni, in particolare ”Voglio una vita spericolata, voglio una vita come Steve McQueen…”. Dunque Steve nasceva in questo giorno di 84 anni fa, ebbe un’infanzia piuttosto dura poiché sua madre, abbandonata dal marito, lo affidò a uno zio ed in seguito a causa del suo caratteraccio lo spedì in un riformatorio per ragazzi difficili. Una volta uscito fece una vita di strada passando da un lavoretto all’altro fino a quando non si arruolò nella marina mercantile e successivamente entrò nei Marines. La disciplina come si capisce non faceva per lui e passava la maggior parte del tempo a pane e acqua. Una volta uscito dal corpo, la fidanzata lo convinse a tentare la carriera di attore, così iniziò a prendere lezioni grazie alle quali riuscì ad entrare nell’Actor’s Studio di Lee Strasborg. Recitare diventa la sua passione e la alterna con un’altra sua grande passione: le corse motociclistiche, grazie alle quali vince numerosi trofei. Steve si trova a fare, come succede in questi casi, la solita gavetta finché finalmente inizia ad avere ruoli importanti ma la notorietà la ottiene attraverso una serie televisiva dove per il suo modo di fare indisciplinato e selvaggio diventa l’idolo del pubblico, un po’ meno dei registi ovviamente. Così iniziano a piovere ingaggi importanti e grazie al suo carattere, al suo carisma e non ultimo al suo fascino viene idolatrato da generazioni di teenager. Tra i suoi grandi successi cinematografici ricordiamo: Sacro e profano, I magnifici 7, Per favore non toccate le palline, L’inferno è per gli eroi, La grande fuga, Quelli della San Pablo, Bullitt, Le 24 ore di Le Mans, L’ultimo Buscadero, Getaway, Papillon e L’inferno di cristallo. In carriera ha ottenuto tre nomination all’Oscar come miglior attore protagonista e ha vinto un Golden Globe ma sebbene la critica non lo abbia mai particolarmente amato, in sala sbancava i botteghini. Verso la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 inizia ad avere vari problemi di salute cagionati soprattutto dai suoi vizi e abusi, così cerca di ripulirsi ma nel ’79 gli viene diagnosticato un cancro al polmone che insieme ad altri guai fisici lo porteranno alla morte prematura l’anno seguente. Nonostante questo resta una delle stelle di Hollywood più importanti, fu un attore controverso e anticonformista con uno stile personalissimo, inimitabile nel coniugare il suo lato selvaggio a tanta ironia e capace di dare alle sue interpretazioni una grande intensità. Visse una vita tutta di corsa tra le macchine da presa e i motori che amava tanto, Steve McQueen fu genio e sregolatezza.
Quando uno corre vive e tutto quello che fa prima o dopo è solo attesa!
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