Ash vs Evil Dead
Episodio 1
Detto questo, pur essendomi goduto pienamente L’Armata delle Tenebre e La Casa I, con omonimo remake annesso di cui però ricordo poco niente, visto pellicole affini come Cabin in the Woods, o lasciatomi incuriosire da videogiochi come Until Dawn, il cui comune denominatore resta la claustrofobia esercitata da un ambiente interno (una casa, uno baita, come tante, sperduta in un tipicobosco del Nord America, ove avvengono determinati avvenimenti) in pieno contrasto con quello esterno che fa da cornice ai drammi dei tanti
Forse un po’ troppo saturo dei dolci natalizi, dei buoni sentimenti, dell’atmosfera piena di magia, o presunta tale, del buonismo ipocrita o delle luci colorate, questo pomeriggio, tanto per mettere fine al 2015 e salutare l’anno venturo, ho deciso di accantonare gli studi e gustarmi “El Jefe”, primo episodio di questa serie tv che, in molti, avevano aspettato con ansia e trepidazione per il suo esordio lo scorso 31 Ottobre.
La demenzialità esercitata in questo primo appuntamento, in questa parentesi della durata di poco meno di un’ora, è stata tanto appagante quanto degna di essere paragonata al genio assoluto, e non potrei essere più sincero di così. Personalmente, ho sempre trovato il genere horror un tipo di Cinema capace di saper donare all’umanità delle vere e proprie chicche, grazie a maestri come Carpenter, Craven, Landis, Cronenberg o i nostri Bava e Fulci, per non citare Burton o Del Toro ed il primo Peter Jackson; eppure mai prima di adesso mi era capitato di intravedere quaranta minuti di follia ed adrenalina dosati in modo tanto creativo, quanto intelligente, che mi facesse sorridere e ridere per il macabro presente sul piccolo schermo, contaminati da tutte quelle peculiarità e sfumature che ogni appassionato dei lavori di Raimi desiderava ritrovare e vedere da non so quanti anni, a cominciare dalla sua mitica macchina, dove, dice la leggenda, il noto regista abbia persona la verginità. Immagino che questa sia, però, un’altra storia….
“El Jefe” non è un copia e incolla di quanto già visto nei cinema, è un punto di partenza, un ritorno alle origini supportato da innovazioni retrò, tecniche e visive, da permettere alla prima stagione di questa produzione di partire con il piede giusto, riuscendo a catturare l’attenzione dello spettatore seminando piccoli indizi e particolari gustosi ed appetitosi per chi mastica televisione e cinema da molto tempo. Ash, ormai invecchiato, non è assolutamente l’ombra di se stesso, egli si palesa come un uomo ricco di carisma e
Sfortunatamente per lui, dopo una serata come tante passato a farsi di erba, assieme ad una giovane ragazza disinibita, il Necronomicon si risveglia e reclama la sua sete di sangue dopo essere stato letto dall’astuto protagonista, il quale, chiamato a combattere, vede bene in un primo momento di darsela a gambe lasciando le sue occupazioni e la città.
Sarà grazie a Pablo e Kelly, due suoi colleghi di lavoro, che Ash, toltosi il completo di impacciato commesso, rispolvererà i ferri del mestiere seminando distruzione tra i non morti in una climax tanto efficace quanto spettacolare, seppur, al culmine, realizzata in una roulotte.
Con l’ausilio di questa recensione, dal tono informale e amichevole (in cuor mio, mi auguro, non scialba o stupida) scritta in brevissimo tempo, non me ne vogliate, sottoscrivo ancora una volta i miei personali auguri, a voi cari lettori, per il 2016, augurandomi di sapervi sempre soddisfare con quel che scrivo.
Buon 2016!