Approfondimento su Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug
La visione del secondo trailer de Lo Hobbit La Desolazione di Smaug ci porta a sussurrare una sola parola: Azione. Se nel primo capitolo delle avventure di Bilbo Baggins, Peter Jackson si era risparmiato nelle scene ricche di pathos e nelle esaurienti battaglie, con The Desolation of Smaug il creatore della trilogia de Il signore degli anelli sembra proprio voler premere l’acceleratore su di esse. Quello che abbiamo potuto vedere fin da subito, oltre alle tante sequenze inedite offerte, rispetto al treaser trailer di pochi mesi fa, è la (tradizionale) cura nelle scenografie e nella realizzazione degli ambienti e dei personaggi che avevamo già gustato ed apprezzato in Un Viaggio inaspettato. Come sapete, però, esattamente come per The Lord of the Rings anche quest’avventura è stata divisa in 3 film girati, tuttavia, nello stesso lasso di tempo (escluse riprese aggiuntive per giustificare le 3 ore medie di durata di ogni lungometraggio) e la paura, già presente fin da adesso, è quella che il regista abbia commesso gli errori già osservati un anno fa.
La fotografia, anch’essa, sembra la medesima di Unexpected Journey ricca di colori saturi,mai monotona ed impostata però in modo tale da far assomigliare, apparentemente, Lo Hobbit più ad un videogioco, esteticamente, che ad un film vero e proprio, in special modo nelle fugaci scene che mostrano il Bosco Atro. Un altro aspetto che ci sentiamo di mettere in evidenza è quello legato all’atmosfera che ruota attorno ai 2 minuti e 30 secondi circa, meno allegra e più cupa, tanto che è possibile scorgere l’occhio di Sauron in un fotogramma e la fortezza di Dol Guldur. Si vuole, ovviamente, sempre mettere molto in evidenza la compagnia dei nani, la loro missione e l’odio antico e profondo tra essi e la stirpe elfica. Parlando dei cari amici dalle orecchie appunta, possiamo osservare alcuni fotogrammi (anch’essi del tutto nuovi!) di Legolas e Tuariel, personaggio inedito e completamente assente nei romanzi di Tolkien. La nostra opinione, fin da ora, è quella che Jackson abbia voluto inserire nella pellicola un personaggio femminile di grande importanza morale ed etica, da creare una sorta di equilibrio esattamente come era stato fatto con Galadriel ed il bianco consiglio in precedenza.
Le aspettative e le paure per questo nuovo film, che ricordiamo uscirà da noi il 12 Dicembre 2013 (un giorno prima rispetto agli Stati Uniti), sono molte e giustificabili. Peter Jackson con Un Viaggio Inaspettato aveva diviso la critica ed il pubblico, sebbene nessuna delle due parti alla fin fine si sia sbilanciata tanto da gridare al capolavoro o alla delusione totale. Il nostro augurio è quello che il regista abbia saputo (ancora una volta) mischiare avventura, intrattenimento, azione, effetti speciali e rimanere fedele al romanzo di partenza quanto basta da far si che il lungometraggio meriti sulla copertina il nome de “Lo Hobbit”.
Piccola nota a margine: Su tutte queste perplessità e speranze ci complimentiamo (oltre che rimanere stupefatti) per la realizzazione del drago Smaug, qui meno presente rispetto al primo trailer, che viene doppiato magnificamente da Benedict Cumberbatch, la cui voce, profonda, tenebrosa e sibilante al punto giusto, fin da questi pochi secondi metterà soggezione e paura a chiunque l’ascolti. Sarà difficile essere delusi da questo piccolo aspetto della produzione; Confidiamo nel doppiaggio in italiano, anche se tanto ben di Dio sarà perso di certo in fase di lavorazione!
Concludiamo l’articolo sottolineando che queste erano solo delle impressioni e un semplice approfondimento su il full trailer che, presumiamo, a breve sarà doppiato in italiano, ma che già adesso trovate sottotitolato. La recensione de Lo Hobbit La Desolazione di Smaug la potrete trovare sul nostro sito dal 13 Dicembre (circa!) mentre nella sezione Un Film a Settimana troverete già quella de Lo Hobbit Un Viaggio Inaspettato.
Claudio Fedele
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