Gli adolescenti e i giovani adulti colpiti da tumore fanno parte di una sorta di “esercito invisibile” sospeso fra l’oncologia pediatrica e quella per adulti, con soltanto due reparti oncologici a misura di adolescente in tutta Italia. Nonostante i passi avanti che si stanno facendo perché sempre più ragazzi abbiano accesso a protocolli di cura specifici e a reparti oncologici a misura di adolescente, l’associazione pensa che sia importante offrire anche supporto fra coetanei e occasioni di confronto, svago, formazione e divertimento al di fuori dall’ospedale.
L’associazione ha anche avviato delle collaborazioni con altre realtà ai fini di offrire supporto sociale anche su altri livelli (e sta lavorando per avviare altre collaborazioni in questo senso) ad esempio offrendo giornate di svago anche ai ragazzi stranieri attualmente in cura in Italia e proponendo i laboratori creativi anche ai reparti oncologici/alle case di accoglienza dove abitano degli adolescenti. Ha inoltre avviato una collaborazione con AGEOP RICERCA Onlus per la raccolta di materiale di svago per gli adolescenti in terapia presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna.
Quando si parla di oncologia pediatrica si tende a pensare automaticamente ai bambini, dimenticando gli adolescenti e i giovani adulti che in una fase già delicata e difficile della vita si ritrovano a dover fare i conti con una diagnosi di cancro. Questi ragazzi hanno i loro bisogni, i loro problemi, i loro sogni, le loro speranze che sono diverse da quelle di un bambino o di un adulto. A breve uscirà il libro “Le nostre voci – storie di giovani guerrieri” (Bonfirraro Editore) un’antologia contenente le storie di 13 ragazzi dell’associazione che ci raccontano senza filtri le loro esperienze.
L’associazione si basa sulla visione che tutti i ragazzi colpiti dal cancro hanno il diritto ad affrontare il percorso in compagnia di altri giovani in situazioni simili, non importa dove abitano, lo stadio del loro cancro (accetta anche ragazzi in remissione) o il tipo di reparto in cui sono o sono stati curati. Unirsi ai ragazzi dell’associazione è semplicissimo, veloce e gratuito (tutte le attività offerte dall’associazione sono gratuite):
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