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🗣Adesso parlo io: intervista a Barbara Mechnai, candidata al Consiglio Comunale per Per Livorno Insieme

In questo mese la redazione di Uni Info News pubblicherà per ogni lista un’intervista ad un candidato al Consiglio Comunale. Ritenendo positiva la voce dei nostri coetanei all’interno dell’unica assemblea elettiva cittadina locale, abbiamo chiesto ad ogni candidato o candidata alla carica di Sindaco di indicarci un candidato under 30 al Consiglio Comunale.

Oggi, quindi, abbiamo intervistato Barbara Mechnai, giovane candidata della lista civica Per Livorno Insieme. Buona lettura!

Presentati.

Mi chiamo Barbara Mechnai, ho 29 anni. Sono nata a Livorno e ho origini marocchine; ho studiato prima al liceo Cecioni all’indirizzo linguistico e poi mi sono laureata in lingue e letterature straniere. Attualmente sto facendo il servizio civile all’anagrafe di Livorno, dove già avevo svolto il tirocinio come mediatrice linguistica. Ho studiato spagnolo, francese, portoghese e sono madrelingua italiana e araba e infatti sono stata interprete al tribunale di Livorno per due anni e mezzo.

I miei genitori abitano qui da 40 anni, io a 18 ho chiesto la cittadinanza e mi è stata data e lo stesso hanno ottenuto i miei genitori. Sì, ho origini marocchine, però mi sento italiana, sono nata qui; sono anche cristiana.

Perché fai parte di Per Livorno Insieme?

Venni a conoscenza di questa lista civica grazie a un banchetto in centro e subito mi piacquero le priorità indicate dal programma di Per Livorno. Successivamente mi è stata presentata Barbara La Comba, la candidata sindaca, e mi ha chiesto se volessi candidarmi consigliere con loro. Da lì è nato tutto.

Perché hai scelto proprio Per Livorno e non un’altra lista civica?

Oltre al programma mi è anche piaciuto che la candidata fosse una donna e mamma veramente risoluta e convinta dei cambiamenti che vuole realizzare. Tanti promettono di cambiare le cose ma poi non lo fanno mai. Invece quel che Barbara La Comba ha scritto nel programma è quel che farà.

I giovani che si occupano di politica sono pochi, quindi perché hai deciso di metterti alla prova in politica?

Sì, è vero, sono una dei pochi giovani che si sono messi in gioco in politica. Però ho sempre voluto dei cambiamenti qui a Livorno, però da sola non potevo. Le esperienze lavorative mi hanno accresciuta tanto, il contatto con il pubblico mi ha permesso di aprirmi e di interessarmi di più alla politica. Vada come vada, son sicura di quello che voglio, ma da sola non posso. Ho chiesto anche ad amici se fossero disponibili a spendersi, ma hanno rifiutato.

Cosa diresti a un giovane che non si interessa di politica?

Questa è la tua città, la politica deve interessarti, è importante. Siamo liberi di votare o non votare, ma bisogna interessarsene perché alcune cose vanno cambiate.

Che risultato ti aspetti che ottenga Per Livorno?

Sono ottimista, mi aspetto un risultato positivo. Può andare bene come male, però se ci stiamo provando è perché lo vogliamo. Spero che vinceremo, ovvio; anche se perderemo continuerò a lottare con Per Livorno Insieme e aiutare nel mio piccolo.

Quali sono i temi principali che la prossima amministrazione dovrà affrontare?

Sicuramente lo sviluppo del turismo: bisogna avere più ricezione. Anche la formazione scolastica è fondamentale, deve essere educativa e istruttiva. Un terzo tema è il porto, perché Livorno, essendo una città portuale, non può prescindere dallo sviluppo portuale.

Quali sono le proposte quindi per incrementare il turismo?

I negozi dovrebbero chiudere più tardi anche fino alle 10: in Marocco addirittura chiudono alle 11; una domenica sì e una no dovrebbero rimanere aperti. Il mercato non è troppo facilmente raggiungibile, molti turisti non sanno nemmeno che esista. Le strade andrebbero sistemate, anche per i disabili.

Sarebbe inoltre importante che ad esempio il Duomo fosse aperto di più invece di aprire alle 16 e lo stesso dovrebbero fare le altre chiese.

Come mai correte da soli, visto che ci sono altre formazioni partitiche o civiche con cui avete avuto dei contatti: penso a Buongiorno Livorno ma non solo.

Secondo me è meglio andare da soli. Per vincere è vero che in di più è più facile, però in passato gli altri non hanno portato risultati qualcosa vorrà dire. Nel nostro piccolo cerchiamo di portare avanti i nostri temi.

In che area politica tu e Per Livorno vi collocate?

Io mi sono sempre detta più di centro che sinistra o destra. La politica non mi interessava molto, poi piano piano ho iniziato a combattere per migliorarla anche solo con il voto.

Della politica nazionale e del governo cosa ne pensi?

Secondo me nel governo devono essere fatti dei cambiamenti. Destra, sinistra, PD, stiamo sempre peggiorando. Il reddito di cittadinanza ad esempio è buono perché permette alle persone di ricevere qualcosa per andare avanti e trovare lavoro; questa è una cosa che è stata detta e poi fatta. Quindi bisogna cambiare un po’ le idee e un po’ le persone.

Spesso parte del degrado della città viene imputato agli immigrati. Secondo te come si può risolvere questa situazione? Il problema è che le questioni migratorie sono montate da Salvini o c’è dell’altro?

Spesso viene data la colpa allo straniero, è vero. È vero che la maggior parte dei disordini sono fatti dagli stranieri, però perché vengono in Italia? Vengono perché nei loro paesi non c’è lavoro, c’è la guerra e anche se adesso arrivano da posti in cui la guerra non c’è, se vengono qui vuol dire che cercano un aiuto. Il lavoro non c’è nemmeno per gli italiani, però gli stranieri vanno inseriti nel mondo dello studio e del lavoro.

Secondo te come si può integrare lo straniero a Livorno?

Inserendolo nella scuola se è giovane, bisogna tenere dei corsi gratuiti di italiano per integrarsi con la comunità italiana. Sono necessari dei tirocini; a volte si ha paura dello straniero, anche se laureato e ci si sofferma solo alla nazionalità. Anche per i giovani italiani i tirocini sono fondamentali, perché introducono nel mondo del lavoro: a me è successo così e mi ha cresciuta tanto e aperta al mondo.

Secondo te a cosa è dovuta questa diffidenza nei confronti dello straniero?

È dovuto al fatto che gli stranieri creano problemi, però non tutti sono così, come gli italiani. Quando andavo a scuola non ho mai subito alcuna discriminazione, adesso invece questa paura dello straniero sta montando.

Oltre ai temi di cui abbiamo parlato, ce ne sono alcuni a cui tieni personalmente?

La sanità. L’ospedale, più che fatto nuovo, deve essere organizzato meglio, penso al pronto soccorso.

Anche la sicurezza e l’abitare sociale sono importanti.

A tal proposito Romiti, candidato di destra, vuole redigere le graduatorie per gli alloggi popolari dando la precedenza agli italiani.

Secondo me non c’è da separare stranieri da italiani. Io do la priorità a chi ha una famiglia e a chi ha più bisogno, senza distinzione. Molti dicono che allo straniero danno di più e l’italiano viene messo dopo, ci sta che in alcune cose sia vero e in altre no. Chi ha più bisogno ha la priorità.

Cosa bisognerebbe fare riguardo agli edifici che sono stati occupati?

Secondo me è meglio non occupare perché è illegale, però se qualcuno lo fa vuol dire che un motivo c’è. Gli affitti, per chi non si può permettere di pagarlo interamente, dovrebbero essere abbassati. Spetta all’amministrazione fare qualcosa.

Che misure adotteresti nelle zone più problematiche, degradate o che suscitano paura?

Ci sono ad esempio le forze armate che girano, però in certe ore non passa nessuno. Servono più controlli delle forze armate nelle ore notturne, così il cittadino ha la sicurezza di mandare il proprio figlio nei locali notturni. A volte si ha paura a girare anche di giorno, oggi ad esempio non li ho visti. Il servizio di vigilanza va riorganizzato, le persone ci sono.

So che non mi risponderai, però, qualora non doveste raggiungere il ballottaggio, chi sosterrete?

Non abbiamo ancora deciso, però sosterremo chi ha le idee più vicine alle nostre e che so che le porterà avanti.

Perché votare Per Livorno Insieme?

Perché siamo sinceri, quel che abbiamo scritto lo porteremo avanti e quindi se uno ama la sua città vuole le nostre stesse cose. Daremo la priorità a porto, turismo, rifiuti, sicurezza, terzo settore, sanità e se ci sarà da cambiare qualcos’altro aggiungeremo altre cose; intanto partiamo dai punti del nostro programma

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