Corre anno 2006 sulla buon vecchia PS2 mentre uscivano giochi di ruolo grandiosi come Kingdom Hearts II o in Giappone Final Fantasy XII esce anche un nuovo GDR, una nuova esperienza, un nuovo Dragon Quest.
Dopo tanto tempo Dragon Quest approda sulla PS2 .
Dragon Quest VIII: L’Odissea del Re Maledetto” rappresenta l’unione di lavoro fra la Square Enix (azienda a cui dobbiamo fra i tanti Final Fantasy, Drakengard) e la meno nota Level-5 (Dark Cloud, Ni no Kuni).
In tutto il gioco dall’inizio alla fine, si respira quest’aria di avventura, questa voglia di scoprire ogni cosa di questo mondo incantato, la voglia di viaggiare e di fare esperienze, di conoscere gente, di visitareposti incredibili al limite dell’immaginazione, di aiutare il prossimo e di crescere.
In un mondo immaginario popolato da prodi cavalieri e creature fantastiche ha luogo la nostra storia.
Un giullare di nome Dhoulmagus ruba un potente scettro proibito custodito nel castello di Trodain governato dal Re Trode.
Grazie a questo potentissimo scettro Dhoulmagus riesce a spodestare il Re, ad eliminare la guardia reale e tutti i cittadini, ad eccezione di tre persone: Re Trode, che viene trasformato in un piccolo Troll, la Principessa Medea che viene trasformata in una cavalla bianca, e il nostro Eroe, unica guardia del Re sopravvissuta.
Ed è in quel di Farebury che ha inizio la nostra epica avventura, nella quale incontreremo tanti personaggi interessanti, visiteremo luoghi incantati, città fantastiche, combatteremo contro temibili e “affamigerati” mostri, e salveremo il mondo dalla distruzione.
La trama può sembrare piuttosto semplice, ma più si va avanti e più si fa complessa e piena di colpi di scena.
I nostri eroi si renderanno presto conto che su di loro e sull’intero pianeta incombe una minaccia ben peggiore di quella che credono.
I personaggi, sia quelli principali che non, sono ben caratterizzati, sia esteticamente che caratterialmente, lo stesso Eroe pur non avendo voce, personalità e nome, risulta essere un buon protagonista, al quale ci affezioneremo.
Inizialmente nel party avremo l’Eroe e Yangus, un ladro barbaro che viene salvato dal nostro Eroe e a cui dimostra eterna riconoscenza, ma ben presto faremo la conoscenza di Jessica, una bellezza di nobili natali, e Angelo, un cavaliere templare dai modi aggraziati e un incorreggibile cascamorto.
Dunque un party di quattro personaggi, tutti e quattro sempre schierati in campo.
Ogni personaggio è specializzato nell’uso di armi diverse
[Da sinistra verso destra]
-Per Angelo abbiamo stocco, arco e bastone
-Per Yangus abbiamo ascia, mazza e falce
-Per l’Eroe abbiamo spada, lancia e boomerang
-Per Jessica abbiamo frusta, coltelli e bastone magico
Oltre a queste abilita’ tutti e 4 possono specializzarsi in mani nude, e ognuno di loro ha un’abilita’ unica(Carisma,Umanità, Coraggio e Sex Appeal rispettivamente per ogni personaggio)
Il gioco si presenta come un JRPG classico con un battle system a turnazione fissa, un sistema di esperienza e livellamento, e di apprendimento di abilità
La struttura di gioco è completamente Open World, con una World Map semplicemente sconfinata, ricca di bellissimi paesaggi: da piccoli villaggi con casette a grandi città medievali con imponenti castelli, da estese lande pianeggianti e verdeggianti a distese innevate, da sconfinati oceani ad aridi deserti, da desolate praterie a foreste incantate e brulicanti di vita, tutte molto particolareggiate e completamente esplorabili.
Una chicca del gioco sono anche i “mezzi di trasporto” che avremo a disposizione: una nave con cui spostarci via mare, un coguaro da poter cavalcare per spostarci velocemente sulla terraferma, e un’aquila dei cieli con la quale potersi librare in volo e coprire velocemente lunghe distanze, e raggiungere punti altrimenti irraggiungibili.
Enorme quantità di armi e oggetti e un simpatico sistema di Crafting basato sul Pentolone Alchemico molto profondo e complesso.
Un’altrettanto enorme quantitativo di cose da fare, una main quest di tutto rispetto, numerosissime attività secondarie da svolgere, tanti segreti da scoprire, e un corposo post-game da sviscerare.
Tra le numerose cose da fare: il Crafting, la cattura degli “Affamigerati mostri”, i combattimenti nell’Arena, la raccolta di minimedaglie, vari minigiochi, il Casinò, il Sentiero dei Dragoviani, e molto altro ancora.
Il livello di sfida è ben calibrato e sarà necessario un buon grinding per proseguire nell’avventura, alcune boss battle sono veramente ma veramente ostiche.
Oltre ad un buon livello sarà necessaria un’altrettanto buona strategia e un equipaggiamento adatto alla situazione.
Graficamente siamo ad alti livelli con dei bellissimi paesaggi, un cel-shading pulito e dai colori vivacissimi, un frame rate abbastanza stabile, degli ottimi modelli poligonali, e delle ottime animazioni.
Il character design, inoltre, è stato affidato ad Akira Toriyama, sì, il creatore di Dragon Ball e Blue Dragon.
Il comparto audio è superbo a dir poco, con una OST molto evocativa e a tema epico-medievale.
Molto azzeccata che accompagna perfettamente il giocatore in ogni situazione, in ogni colpo di scena,
in ogni occasione, sempre azzeccata e perfetta ogni volta
In conclusione un’ottimo e lunghissimo JRPG che regalerà numerosissime ore di gioco e di divertimento, un’avventura magica, unica e indimenticabile che difficilmente non resterà nel cuore a chiunque giochi dall’inizio alla fine.
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