Potremmo stare ore e ore a discutere sulla domanda che introduce questo, chiamiamolo “paragrafo”, ma le polemiche piu` accanite sorgono soprattutto tra gli “over 40” che, a differenza dei giovani, cresciuti a fianco della teconologia, ritengono quest’ultima dannosa.
Infatti, e` tanto difficile trovare ragazzi giovani, che ritengano i cellulari, i computer, e i social networks svantaggiosi, quanto facile trovare persone adulte che si lamentano di queste nuove tecnologie, ritenendole quasi Inquina-Menti.
Capisco pero` gli appartenenti a queste “vecchie generazioni” che sono avversi, per il semplice fatto che hanno visto la tecnologia crescere e cambiare in tutto il suo corso, sono sopravvissuti anche senza i cellulari, e ora non riconoscono neanche quelle “utilita`” che questi apparecchi hanno concretamente.
Tra gli “over 40” pero`, ci sono anche persone che, pur avendo conosciuto la tecnologia da adulti, si sono “innamorati” di essa tanto da non riuscire a regolarsi con l’uso di questi strumenti.
Gli attinenti, infatti a questo schieramento (se cosi` possiamo chiamarlo) che appoggia questo enorme utilizzo di nuovi tecnicismi, e` la maggior parte della percentuale che si sta “ammalando”, scordandosi della vita che hanno, dimenticandosi di lavorare onestamente (basta vedere cosa succede negli uffici, dove dipendenti e impiegati di enti pubblici o non, si dilettano passando del tempo su internet a far niente), e creandosi una nuova vita virtuale, spesso anche pericolosa.
D’altro canto, noi ragazzi non abbiamo mai dovuto tagliare questo “cordone ombellicale” proprio perche` siamo nati insieme a questi mezzi di comunicazione e spesso anche di distrazione e ci sembra una cosa del tutto normale vivere con un cellulare in mano 24h al giorno, chattare anche con chi abbiamo a due centimetri di distanza, copiare gli esercizi assegnatici dagli insegnanti, e perdere tempo prezioso, senza “evolversi”.
Fatto sta che come ogni cosa, effettivamente, questi oggetti hanno i loro pro (i social network, per esempio, sono convenienti per tenersi in contatto con amici o parenti che magari vivono in altre citta` o addirittura in altre nazioni) e i loro contro, e basterebbe sapersi autodisciplinare per arrivare a trarre da essi solo i “benefici”.
Impariamo dunque a cogliere i lati positivi di questi mezzi di informazione, divulgazione e interlocuzione, cercando di evitare che questo nostro modo di comunicare ci spersonalizzi nel rapporto con gli altri e ci venga a mancare il fascino del dialogo non verbale (sguardo, sorriso, espressioni) come purtroppo, spesso accade. Speriamo di riuscirci.
Angelica Lo Porto
Io non credo che ci siano pro o contro nella tecnologia. Questa è costituita da mezzi, quindi quello che conta è il fine per cui li utilizziamo e non gli oggetti in sè.
Verissimo!!!
Saperne fare il “” sobrio” utiliZzo di mezzi che sono ” veloci” e possono dare ” voce” un Po a tutti
certo è’ che ” grazie” alla tecnologia sono sati ” tagliati” molti posti di lavoro
Ma qua si apre un altro paragrafo
Brava. Angelica giovane e già saggia