Sounds from the Future, la rubrica che esplora i meandri della musica elettronica e non solo, oggi si occuperà di un giovane ma ben collaudato progetto musicale: i “Matriàl“, una band di Chioggia che vede coinvolti il cantante Mattia Campanaro, il chitarrista Alessandro Donin, il tastierista e synth-man Riccardo Trevisan e il rapper Cris the Real aka Cristiano Veronese. Le loro produzioni sono di matrice pop ma quello che sorprende di questa band sono le varie contaminazioni, ben assortite e mai banali. I Matriàl riescono a spaziare dal rock alla musica elettronica sino ad arrivare all’hip hop, che il rapper Cristiano esegue in maniera naturale e ‘’stilosa’’. Nel brano ‘’Più Veloci’’, ultima fatica della band che presenteremo quest’oggi, la parte flow di Cris the Real conferisce alla canzone un’adrenalina e una melodicità pazzesca e la cosa che sorprende maggiormente è che si sposa tutto alla perfezione con le chitarre di Alessandro, vecchia conoscenza di UIN (aka Nularse, progetto solista), i suoni forti e metallici generati dalla tastiera di Riccardo e la voce calda e rassicurante di Mattia. Conoscere i ragazzi è stato un piacere ma soprattutto una grande sorpresa e le caratteristiche del loro progetto sono un perfetto biglietto da visita per capire cosa vogliono essere e cosa vorranno diventare: un continuo andirivieni tra passato e presente, con bassi anni ’70, piano wurlitzer e rhode di Riccardo, accompagnate dai suoni raffinati delle chitarre acustiche ed elettriche con arrangiamenti orchestrali di Alessandro, mescolate a drum machine e synth di ultima generazione. Il tutto crea un sound fresco e più che orecchiabile, raffinato ed internazionale, ma anche italiano, perché i Matriàl credono fortemente nelle produzioni nostrane, non vogliono arrendersi per niente all’ormai stantio e ripetitivo ‘’gioco’’ dei talent. Lo scopo della band è quello di arrivare con semplicità e genuinità ad ogni cuore, cercando di sensibilizzare indistintamente, facendo riflettere su quelli che sono i valori davvero importanti, forse ormai in via d’estinzione. I ritornelli di ‘’Più Veloci’’ sono accattivanti e invogliano l’ascoltatore a sognare al primo ascolto, cosa che succede molto raramente. Per armonizzazione e variazione dei generi i Matriàl meritano moltissimo e scoprire questa band è stata per tutta la redazione una vera e proprio gioia. Nel ‘’bel paese’’ allora l’arte non è affatto morta e nel sottobosco musicale ci sono band come questa che lavorano e danno libero sfogo alle loro passioni, senza farsi demoralizzare dalle difficoltà o dalla distanza, ma inseguendo i loro sogni con spirito di sacrificio e amore perla musica. Alla fine dell’intervista che abbiamo realizzato troverete i contatti social della band insieme al video di ”Più Veloci” realizzato dal video-maker Andrea Storchi. Vi lasciamo all’intervista e come sempre vi invitiamo a sostenere progetti giovani e interessanti come quello dei Matriàl.
Matrial grazie per essere qui con noi di UIN, parlateci del vostro progetto e raccontateci le origini della collaborazione:
“Grazie a voi ragazzi, è un piacere! Matriàl è un progetto che parte da lontano, molti anni fa. Mattia (voce) e Alessandro (chitarra) ci conosciamo fin da quando eravamo bambini, perchè eravamo vicini di casa. Poi dopo poco tempo i primi passi nel mondo della musica, una passione in comune che ci ha portato da ragazzini a formare un gruppo e da lì, capimmo tutti e due che per noi era fondamentale comporre musica, fare canzoni nostre. Con Riccardo (testiera e programmazione) ci siamo conosciuti nel 2009 e vista la stessa attitudine e la stessa visione musicale infine abbiamo deciso di creare un progetto nel 2010 per gettare le basi di quello che oggi sarebbero diventati i Matriàl. Infine con Cristiano la collaborazione è nata dalla voglia di contaminare il nostro suono con l’hip hop, il desiderio sempre più grande di lasciare un messaggio e dare del tu ai sentimenti e all’emozioni più profonde, cosa che abbiamo cercato di trasmettere con “Solo un’occasione”, un brano da noi pubblicato.
Cosa vi ha spinto a fondere tre diversi generi? quali sono le ambizioni della vostra band?
Il sound che oggi ci rappresenta è un crossover fra il pop-rock moderno e l’hip hop. Con il tempo siamo andati verso questa direzione spinti dalla curiosità di fondere, miscelare e ricreare. La nostra prima ambizione è riuscire ad arrivare a più persone possibili indistintamente dai loro generi musicali preferiti. Siamo consci che essere “pop” oggi sia un’arma a doppio taglio dato che la concorrenza è più spietata, ma siamo anche consapevoli che se fai un pop raffinato cercando di non essere mai banale nelle sonorità e nei testi allora quella è senza dubbio la strada giusta.
Mi ha colpito molto la definizione della vostra musica: ”raffinata, fresca, internazionale ma rivolta sempre all’Italia”. Quindi credete ancora nell’evoluzione musicale del nostro paese? Che ne pensate della musica in Italia?
In italia ci sono tante risorse e tanti talenti ma crediamo che il mercato stia dettando delle regole troppo monotematiche: oggi sembra che esistano solo i tanto acclamati ”talent” invece c’è tutto un mondo fuori dagli studi televisivi che si muove, si evolve e continua a sfornare band e cantautori niente male. Credo che se si tornasse un po’ più alle origini discograficamente parlando dando più fiducia e più tempo a questi artisti si riuscirebbe ad rialzare l’asticella. Non siamo esterofili e crediamo che questo paese possa dare ancora molto per cui forse qualche investimento più lungimirante andrebbe fatto.
Quanto avete lavorato per ottenere questi risultati?
Abbiamo lavorato duro per arrivare fino a qui, partendo innanzitutto dallo studio del proprio strumento. Forse spesso si ignora quanto fondamentale sia studiare per avere una buona padronanza tecnica. Oggi per esempio questa fruibilità nel fare un disco porta anche ad un risultato negativo, ottenendo musicisti mediocri e cantanti stonati perchè si pensa che non sia così importante, cosa sbagliatissima. Ci abbiamo investito tanto impegno e fatica, tante ore passate in sala prove e in studio per avvicinarci sempre di più a quello che volevamo diventare, ascoltandoci più volte in cuffia per capire dove potevamo migliorare. La cosa bella è che bisogna sempre continuare a fare canzoni senza mai accontentarsi, ripetendo sempre, come una sorta di mantra, che la canzone più bella sarà quella che scriveremo domani. Ovviamente sempre con umiltà, che non guasta mai!
Parliamo della realizzazione del video ”Più veloci”, quanto sono presenti i Matriàl all’interno del videoclip?
Per il video di “Più veloci” ci siamo affidati al video-maker Andrea Storchi che ha deciso, in maniera entusiasta, di seguire il nostro progetto. Ha fatto un ottimo videoclip basandosi su su due figure di due profili schiena contro schiena (quello mio e di Cristiano) per poi usarle come schermo e proiettarci dentro con una tecnica e un effetto davvero sorprendente. E’ stata davvero una bella intuizione e noi siamo rimasti affascinati e piacevolmente soddisfatti.
Qual è il vostro rapporto con la musica? Che genere ascoltate di solito e cosa state cercando di comunicare al pubblico?
Il segreto per fare musica è ascoltarne tanta. Io (Mattia) fin da bambino ascoltavo gli U2 per poi innamorarmi dei Coldplay, ascolto soul e r’n’b, ma adoro Battisti e oggi credo che il trio Gazzè, Fabi e Silvestri sia qualcosa di eccezionale. Alessandro è nato con i Pink floyd, ma ha macinato una marea di dischi anni 70-80 fino ad arrivare alla musica elettronica IDM, Caribou, Bonobo, Tycho, Burial e Four tet. Anche Riccardo è nato con la musica anni ’70 per poi arrivare ai Subsonica, e alle produzioni di Kaytranada, ai Tame Impala, Cosmo , !!! e Calcutta. Cristiano è nato e cresciuto con l’hip hop anni ’90 del mito Tupac, the Notorius b.i.g, Snoop dog, Ice cube, Eminem per poi innamorarsi anche dei rapper italiani : Bassi Maestro, Neffa , Kaos.
Avete avuto delle difficoltà durante il vostro percorso musicale?
Le difficoltà ci sono sempre state ed è normale che ci siano, oggi non è facile lavorare e fare musica. Lavoriamo tutti e Ale vive a Londra, quindi è difficile ritagliarsi dello spazio per comporre e dare sfogo alle nostre emozioni. Ma è ovvio che se hai la passione nessuno, neanche la quotidianità e la distanza ti possono fermare.
Siete in contatto con qualche etichetta? avete già fatto un tour e cosa vi aspettate per il vostro futuro?
Ad oggi non siamo legati con nessuna etichetta ma non escludiamo che se troveremo qualcuno che sposi il nostro progetto possa nascere una collaborazione. Stiamo preparando un EP e speriamo entro 4 o 5 mesi di pubblicarlo ed ottenere un buon riscontro. Stiamo preparando anche i live e a breve nella nostra pagina Facebook pubblicheremo le date.
E’ stato un piacere conoscervi, vi aspettiamo presto in Toscana e in bocca al lupo!
Grazie a voi Uni Info News! non appena saremo da quelle parti sarete i primi a saperlo!
Videoclip Più Veloci
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