Nuova vita per il Cinema Teatro Nuovo di Pisa, una nuova linfa vitale infusa dall’ensemble barocco dell’Orchestra Arché sotto la guida del violinista Antonio Aiello; un concerto – eseguito lunedì 19 dicembre – che fa parte del più ampio disegno dell’Associazione Nuovissimo di rigenerazione culturale della zona circostante la stazione centrale, fortemente supportato da molte realtà associative e istituzionali della città.
Il progetto si pone l’ammirevole obiettivo di avvicinare il grande pubblico alle varie declinazioni della cultura, dal cinema al teatro alla musica classica. Assolutamente centrata, quindi, la scelta da parte dell’Orchestra Arché e del M° Aiello non solo di eseguire un’opera ampiamente conosciuta e amata come i primi quattro concerti da Il cimento dell’armonia e dell’inventione (noti semplicemente come Le Quattro Stagioni) di Antonio Vivaldi, ma anche di illustrare al pubblico alcuni aspetti compositivi dei quattro capolavori vivaldiani.
Difatti prima dell’inizio di ciascuno dei quattro Concerti, il M° Antonio Aiello ha svelato alcune particolarità di queste composizioni di Antonio Vivaldi, come la loro significatività storica per il genere della cosiddetta musica a programma e la grande abilità descrittiva di Vivaldi, che con una manciata di note riesce a evocare con straordinaria bravura le immagini più vivide.
Tuttavia, come è facile immaginare, la bravura di un compositore poco conta se poi la sua musica passa a mani poco capaci. Ma se, contrariamente, capita nelle mani di un’orchestra solida ed eclettica – come nel caso dell’Orchestra Arché – e il ruolo del solista è rivestito da un autentico virtuoso come Antonio Aiello, allora il risultato finale non si può definire in alcun modo se non strepitoso.
Lasciando a latere il merito dell’esecuzione in sé, l’elemento davvero interessante è il gusto tutto italiano con cui i sette musicisti hanno letto la pagina vivaldiana: una lettura critica, colta e intelligente che ha portato l’ensemble a studiare davvero in profondità la partitura e a interpretarla in modo squisitamente artigianale, avvicinandosi molto a quella che doveva essere la prassi esecutiva barocca. Questo interessante risultato è stato raggiunto sia con la profonda conoscenza dell’universo musicale barocco sia intervenendo direttamente sulla partitura, apportando quindi alcuni effetti (ad esempio suonando con l’arco sul ponticello) o avendo una particolare attenzione per alcune dinamiche al fine di esaltare nel miglior modo possibile la partitura e gli effetti voluti da Vivaldi, come il disegno affidato a viola, violoncello e contrabbasso nel terzo movimento della Primavera in cui questi devono imitare il basso continuo di una zampogna.
Un’esecuzione brillante, ricca di spirito, e avvenuta in un clima di serena cordialità, creata sia dalle brevi spiegazioni piacevolmente informali del M° Aiello, sia dalle spontanee reazioni del pubblico che non ha mai mancato di dimostrare il proprio sostegno e la propria approvazione alla compagine orchestrale, rendendo ancor più luminoso e indubbio il successo del concerto, che ci auguriamo sia solo il primo di una lunga serie.
Ci permettiamo di anticiparvi che il 3 gennaio 2017, ancora una volta nella cornice del Cinema Teatro Nuovo, l’Orchestra Arché eseguirà alcune delle più celebri e amate colonne sonore cinematografiche nel concerto Ascoltando il cinema, nuovamente all’interno del progetto dell’Associazione Nuovissimo; occasione che pone in luce non solo la sicura validità dell’Orchestra Arché ma anche il suo essere indiscutibilmente una risorsa per la città di Pisa. Noi di Uni Info News ci saremo. E voi?
Luca Fialdini
luca.fialdini@uninfonews.it
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