In occasione dei 50 anni dell’artista livornese David Fedi, in arte Zeb, l’associazione culturale Livorno In Contemporanea (LINC) ha organizzato una mostra in suo onore. Nonostante sia scomparso dal 2008 il suo ricordo è rimasto immutato nel cuore dei livornesi che, proprio attraverso alcuni video presenti all’interno della mostra, hanno raccontato la figura misteriosa di David/Zeb. La Biblioteca Labronica ha accolto nelle sue sale le opere del celebre street artist, che con le sue battute pungenti ha marchiato per anni i muri labronici, suscitando risa e talvolta polemiche. Questa mostra ironica e irriverente, vuole essere un riconoscimento istituzionale da parte della città a Zeb: un artista imprevedibile che si è sempre preso gioco della vita.
LINC grazie al supporto della famiglia Fedi e agli amici di David, nonché suoi principali collezionisti, è riuscita a raccogliere documenti privati e dipinti per mostrare ai visitatori un lato inedito del writer. Nelle teche sono esposti studi preparatori e book di schizzi di Zeb, rivelatori del suo attento lavoro precedente ad ogni scritta sui muri. Il nome stesso della mostra, che ricordiamo sarà visitabile gratuitamente fino al 12 Novembre, è un enigma e riprende il titolo del fumetto n°5 di Diabolik, personaggio molto amato da David, intitolato appunto “Diabolik, chi sei?”. Il celebre ladro dei fumetti è infatti uno dei soggetti prediletti dei quadri di Fedi, il quale rielabora la sua immagine, così come quella della compagna Eva, fino a stravolgerla completamente.
Nelle didascalie dichiara esplicitamente il suo richiamo alla Pop-art e al grande maestro Modigliani, che non esita ad omaggiare nelle sue tele, riprendendo i soggetti dei suoi quadri e decontestualizzandoli in un non-paesaggio. Il visitatore si sente coinvolto in prima persona all’interno delle divertenti opere, secondo il principio per cui il miglior modo di comprendere l’arte contemporanea è viverla a pieno, opere che oltre a riprodurre i personaggi dei fumetti, testimoniano una profonda conoscenza della storia dell’arte da parte dell’artista. David utilizzando magistralmente la pittura acrilica e i colori saturi dimostra la sua forte identità di pittore, sconosciuta alla maggior parte dei livornesi, per i quali era noto solo come autore di murales. La sua doppia personalità di writer/pittore, il suo dualismo, non viene celata in nessun quadro che reca infatti sul retro la firma inconfondibile di Zeb.
Questa mostra è un’occasione imperdibile di riscoprire un artista anticonformista che non ha saputo piegarsi alle regole del mercato dell’arte, mantenendo la sua integrità fino alla fine, pertanto consiglio a tutti di visitarla. Chissà se un giorno non vedremo ricomparire, in qualche angolo di Livorno, un nasone con la sigaretta accesa pronto ad osservare il mondo con la sua tagliente sagacia.
La mostra a cura di LINC, promossa da React e Itinera, con il contributo del Comune di Livorno, Sisam e Rotary Club, è coordinata da Raffale Rossi, organizzazione di Itinera, allestimento a cura di Marco Giovannetti, testi di Federica Falchini, ricerca documentale di Giaele Mulinari, grafica di Enrico Costalli. Le interviste sono a cura di Federica Falchini ed Enrico Costalli, montaggio di Federico Cammarata.
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