21 Novembre 2024
1378678_10202185442266860_2025037756_n[1]
Banca situata in via Ricasoli, Livorno, foto di Paolo Gambacciani

LIVORNO – Ieri, venerdì 4 Ottobre 2013, alle 9.00, in Piazza Cavour, si sono riuniti gli studenti delle scuole superiore insieme ad altri ragazzi per una manifestazione a difesa della scuola pubblica.
Nella piazza verso le 9.15 venivano cosí distribuiti dei volantini e, più o meno alla stessa ora, ho parlato con due ragazzi del collettivo studentesco Livornese riguardo questa manifestazione spiegandomi le motivazioni.
Mi dicono così che la manifestazione è per richiedere nuovi fondi alla scuola pubblica perchè questa è lasciata sempre di più a se stessa. L’attuale ministro, mi spiegano, infatti, non ha fatto praticamente nulla: non ha tagliato [i fondi] ma, nonostante questo, non ha risanato i problemi che ha fatto precedentemente la riforma Gelmini. Le problematiche che ci stanno più a cuore – continuano i due ragazzi – sono così le strutture pubbliche che sono cadenti e devastate dal tempo per la mancanza di fondi e le prove invalsi.   Le prove INVALSI sono una delle più grandi false create dal Governo; ci dicono che sono anonime, ma in realtà non è vero dato che servono per dare una valutazione a tutta la scuola per dare  i fondi poi alle scuole migliori. Complessivamente, inoltre, c’è il Governo che non ci da sostegno e che ci descrimina. Manda la polizia in piazza anche se ci sono gli studenti, la digos tanto perchè “Noi abbiamo delle faccie brutte” e perché loro ci stanno sempre. Anche gli eventuali nuovi investimenti non ci convincono -concludono-  perchè sono le solite ‘balle’. I finanziamenti che arrivano  alla scuola pubblica sono degli scarti di quello che rimane a loro per F35, grandi opere e per i costi della politica nelle amministrazioni ed in tutto il governo. In sintesi “la scuola è sempre messa in secondo piano, Noi chiediamo nuovi fondi alla scuola pubblica.”
La manifestazione è continuata, poi, nelle vie del centro con cori ed interventi da parte dei manifestanti. In via Cairoli poi -come si può vedere dalle foto- alcuni partecipanti al corteo hanno lanciato delle uova contro le banche ed alcuni ragazzi, all’ingresso di due banche, hanno messo un nastro bianco e rosso, mentre altri manifestanti dicevano “che la crisi la paghino le banche”.

Paolo Gambacciani
@paologamba10


Show Full Content

About Author View Posts

Paolo Gambacciani

Studente appassionato di politica, arte, teatro, cinema e tennis. Sono laureato in Comunicazione presso la Scuola di Scienze Politiche dell'Università 'Cesare Alfieri' di Firenze e collaboro con uninfonews dalla sua fondazione; sono fortemente convinto ed a favore del progetto editoriale del giornale online. Vicepresidente e socio di Uni Info News.

Previous Politiche espansive Bce: quando il troppo stroppia
Next L’uomo e l’amore per sè stesso.

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close

NEXT STORY

Close

Qui e ora – Tre Ponti: è davvero necessario costruire un nuovo ponte?

2 Novembre 2022
Close