Obiettivo Livorno – Scatta la Città: Claudia Meini
LIVORNO – Nell’ambito del contest Obiettivo Livorno – Scatta la città: Scorci di Vita Livornese, l’Associazione Uni Info News si è prefissata tra gli “obiettivi” quello di far conoscere da un punto di vista artistico tutti i partecipanti, così che coloro che ci seguano possano dare uno sguardo all’artista che è dentro ognuno di loro.
Quest’oggi intervistiamo Claudia Meini, che ringraziamo calorosamente per le risposte e a cui auguriamo un forte in bocca al lupo!
Quando fai una foto cosa provi?
Quando scatto una fotografia provo l’emozione di catturare qualcosa di sorprendentemente bello, come uno scorcio paesaggistico o un’opera d’arte, oppure la soddisfazione di congelare un attimo irripetibile, un’espressione su un volto, forme e colori fuggevoli creati da una particolare luce. L’emozione dello scatto fotografico è poi completata da quella di rivedere i propri scatti e condividerli con gli altri.
Preferisci come soggetti le persone o i paesaggi? Perché?
Generalmente preferisco i paesaggi, soprattutto durante i miei viaggi. Credo che catturare con una foto la figura umana sia sempre un atto di “intrusione” nella sfera privata di una persona, perché attraverso l’immagine se ne possono in qualche modo carpire i sentimenti. Generalmente scatto foto alle persone soltanto quando ne ho espressamente il consenso o quando mi chiedono loro stesse di essere fotografate.
Propendi più per una macchina analogica o digitale?Quali pensi siano i vantaggi e gli svantaggi?
Negli anni Ottanta quando si scattavano foto con piccole macchine analogiche, talvolta usa e getta, fino alla stampa non sapevamo se avremmo ottenuto qualche foto degna di essere conservata in album. Gli scatti si centellinavano perché la pellicola e la stampa avevano un certo costo. Con l’avvento del digitale c’è stata un’inversione di atteggiamento per cui non riusciamo ad esimerci dallo scattare scattare scattare sempre e ovunque, producendo una quantità eccessiva di immagini, per cui abbiamo il problema della mancanza di spazio nelle memorie virtuali. Sicuramente propendo per il digitale, ma sto cercando di recuperare quell’atteggiamento più riflessivo che avevo quando utilizzavo l’analogico.
Pensi che Livorno sia una città culturalmente attiva? E con una certa attenzione per l’ambito fotografico?
Livorno è sempre stata una città di artisti, che soffrono per mancanza di un pubblico “adeguato”. Sinceramente ho spaziato dai vari ambiti artistici, dal teatro al video, al cinema, dalla musica alla pittura e non so se per l’ambito fotografico ci sia particolare attenzione, però partecipando ad un corso di fotografia e a qualche evento dedicato mi sono accorta che sono numerosi i livornesi che amano questa forma d’arte.
Cosa ne pensi dell’uso che si fa quotidianamente dei social per pubblicizzare o pubblicare le fotografie? Che ne pensi di Instagram?
Personalmente utilizzo poco Instagram, ma penso che tutti i social siano dei mezzi di diffusione e pubblicizzazione economici e sicuramente utili. Come per tutti i “media” è importante imparare ad utilizzarli in modo corretto, cercando di “proteggere” il più possibile le proprie immagini da appropriazioni indebite.
Per te scattare le foto è più una questione “tecnica” o di impulso?
Sicuramente di impulso, perché in generale non amo molto la tecnica. Tuttavia conoscere le tecniche espressive spesso aiuta a comunicare con maggiore forza ciò che vogliamo comunicare, ecco perché sto cercando di approfondire la conoscenza della tecnica.
Livorno offre sia paesaggi suggestivi che scenari tipici di una città come tante altre, alcuni anche con sfumature ricche di decadenza. Sei più attratto dai primi o dai secondi?
Sono più attratta, come la maggior parte dei livornesi, dagli scenari suggestivi offerti dal porto e dal mare. Al richiamo dell’acqua in generale (fiumi, fontane, canali, cascate, ecc.) non riesco mai a resistere: devo fotografarla!
Qualora tu dovessi arrivare tra i dieci selezionati per la votazione finale del Contest, cosa rappresenterebbe per te il laboratorio fotografico indetto dal comune?
Sarebbe un’occasione per dedicarmi ancora di più e con maggiore impegno alla fotografia e alla mia amata città.
Cosa ti ha spinto a prendere parte al nostro Contest Fotografico?
Non mi sono mai dedicata molto a fotografare la mia città e, invece, grazie ad alcune uscite fotografiche guidate dal maestro Luigi Angelica ho scoperto il piacere di esplorare e vivere Livorno attraverso la fotografia. Ho pensato che il mio scatto potesse essere interessante da mostrare e ho deciso di prendere parte al Contest. Auguro buona fortuna a tutti i partecipanti!
Matteo Taccola & Claudio Fedele
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