“Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”
(Dante, Divina Commedia, Inferno, canto XXVI, 118-120)
Dante è un’entità onnipresente nei nostri percorsi di studi, sin dalle medie ci ritroviamo a studiare e lottare con il Sommo Poeta e ci sembra quasi che niente al mondo posso disciogliere questo nostro legame. Tutto questo finchè non arriva la maturità ed insieme ad essa la fine del nostro idilliaco amore.
Ma davvero la scuola ci dà le basi necessarie a poter spiccare il volo? Davvero se volessimo potremmo leggere Dante e soprattutto capirlo? Sì, perchè un conto è leggere Dante, un altro è capire Dante… quei sottintesi, le metafore ardite, il non detto e anche ciò che sembra esplicitamente detto ma in realtà non lo è, sembra uno scoglio insormontabile.
La ricca tessitura di fatti, persone, simboli che si dipanano lungo la stesura della Commedia sono imprescindibili da una guida, da una persona che riesca a spiegarci e farci amare la sua opera. Per questo abbiamo bisogno di un interprete, di un conoscitore di Dante che conosca non solo la Divina Commedia, ma anche e soprattutto il contesto storico-culturale e le altre opere del poeta. Che sappia in poche e coincise parole svelarci un mondo fatto di immagini e suggestioni, che analizzi e scarnifichi l’opera rendendocela accessibile ma mantenendo intatta la sua bellezza e perfezione stilistica.
Questo è ciò che si prefigge il ciclo di conferenze indetto dalla Biblioteca Diocesana di Massa, dove il professor Franco Pezzica, storico docente del liceo Repetti di Carrara, si è cimentato nella monumentale impresa di leggere e spiegare Dante a tutti gli interessati alla materia. Il ciclo comprende otto date di incontri, che hanno avuto inizio il 12 Aprile e che si ripeteranno tutti i Martedì fino al 31 Maggio.
La conferenza è rivolta a tutte le età e a tutti i gradi di studio dato che la chiarezza della spiegazione rende le conferenze adatte ad ogni tipo di conoscenza dantesca, sia ad una più superficiale sia ai più esperti che vogliono rivivere la leggiadria e la maestria di Dante in una lettura ad alta voce
Credo che tutti i lettori di Dante siano in qualche modo viziati dalla giovanile lettura parcellare imposta dalla scuola. […] Leggendo la Divina Commedia d’un fiato, mi rendevo conto di contrastare una antica malsana usanza; ma di meglio non potevo fare. […] Dante è un enigmatico, e almeno una volta accettiamolo per quel che è. Ha i suoi motivi per non farsi capire subito, e qualche volta per essere assolutamente impenetrabile. È una corsa stremante tra luci e tenebre, stelle, lune, soli, misteriosi frammenti di edifici regali e sacri, con mutile, occulte scritte. Il percorso è talora nitido, geometrico; talora è paludoso, è uno strisciar tra cunicoli ed antri. Non capire è importante. (Giorgio Manganelli)
Se volete scoprire un Dante nuovo come non lo avete mai sentito, con la sua ricca tessitura di metafore e simbolismo questa è una stupenda occasione da non perdere, potrete così riscoprire una lettura che a scuola può essere sembrata ostica e intricata ma che ha sicuramente lasciato, in ognuno di noi, un ricordo indelebile e stupefacente.
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