Uni Info News intervista Carlo Prosperi, Presidente di Intern.o.s, redattore del sito centrodestra.it, voce fuori dal coro che riflette i pensieri e le parole riguardo a un tema caldo: il ddl Cirinnà. Non solo, Prosperi ci delinea anche quello che è il pensiero di parte dell’elettorato del centro destra rispetto alla delicata questione della riforma pensionistica e della fragile, quanto grave, situazione romana.
Lei ha partecipato al Family Day. Quali sono state le sue impressioni e quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a prendere parte a questa manifestazione?
Ho visto una piazza piena di famiglie, sorrisi e voglia di combattere contro il primato della tecnica per le verità della natura.
La maggioranza degli italiani – le ultime rilevazioni attestano il 75% – è contrario alla stepchild adoption.
Il DDL Cirinnà è il tentativo da parte di una minoranza di mutare l’uomo a colpi di legislazione e giurisprudenza.
Abbiamo ascoltato tutti i deliri della coppia omosessuale che, incalzata dal giornalista in tv, ha definito la MADRE come un “concetto antropologico”.
I dati ISTAT sulla demografia indicano come la società italiana abbia un numero di morti superiore ai nuovi nati. E’ un fenomeno devastante. Siamo una società che muore.
Non condivido tutte le tesi esposte da quella piazza, ma quel Sabato al Circo Massimo abbiamo dimostrato che esiste un popolo che crede nella famiglia e nella vita. Siamo, per dirla con Chesterton, portatori di luce.
Qual è la sua opinione in merito al DDL Cirinnà?
Il DDL Cirinnà è un obbrobrio giuridico, per citare Cesare Mirabello, al limite del pregiudizio di incostituzionalità. L’articolo 29 della nostra Costituzione e la giurisprudenza della Consulta affermano che il matrimonio è composto da un uomo e da una donna. E’ una verità, oltre che giuridica, stabilita dalla natura stessa.
Il titolo I parifica le attribuzioni del matrimonio a quelle dell’unione civile.
L’art.5 sulla stepchild adoption apre poi degli spiragli di interpretazione molto pericolosi.
Una coppia omosessuale od eterosessuale può recarsi presso una delle capitali della surrogacy – California, o la più vicina Ucraina – per avere un bambino pagando la gestazione di una madre, e poi ottenerne il riconoscimento tornati in Italia.
In Italia la pratica è vietata, ma non penalizzata.
Una parte del perimetro della maggioranza – quella più matura – ha compreso tale necessità e sta lavorando per questo.
Come una carne cotta male, il ddl va salvato solo nelle sue parti accettabili.
Lo slittamento sembra presagire il naufragio per questo progetto di legge; crede dunque che il Parlamento italiano sia pronto ad affondarlo?
La matematica non è un’opinione, soprattutto nei banchi di Palazzo Madama.
Il Partito Democratico conta di 112 senatori, di cui 30/40 che hanno già dichiarato il loro dissenso rispetto la linea del gruppo.
Morra, del M5S, aveva vincolato il voto favorevole all’immodificabilità del testo. Ai parlamentari grillini, il blog aveva lasciato libertà di coscienza ma le defezioni sarebbe state poche.
Forza Italia, ondivaga sul tema, ha lasciato anch’essa libertà di coscienza. Finora 4 senatori forzisti, maggiormente legati alla cricca di Arcore, hanno garantito l’appoggio al ddl. Stesso discorso per i verdiniani.
La bocciatura del “supercanguro” lascia spiragli di dilatazione dei tempi d’approvazione molto lunghi.
Renzi vuole apporre la fiducia sul provvedimento, di modo da raggiungere il risultato di una veloce approvazione grazie al blocco della maggioranza di governo, favorevole alle unioni civili ma non alle adozioni, al ribasso rispetto gli standard della minoranza dem.
Io guarderei oltre. Sui temi etici abbiamo bisogno di ascoltare la società, le voci dei cittadini.
Pensa che sia doveroso disciplinare il rapporto tra due persone dello stesso tempo al fine di tutelarne coloro che compongono la coppia?
Il riconoscimento di diritti patrimoniali per le coppie dello stesso sesso è un diritto umano. Bisogna regolarizzare l’esistente, ed evitare divisioni in futuro.
Il problema principale è che il proponente della legge – dopo aver modificato il testo in commissione Giustizia in accordo con le forze parlamentari culturalmente di sinistra come SEL e Movimento 5 Stelle – ha pensato bene di rafforzare la tutela delle coppie dello stesso sesso – il famigerato titolo I del ddl 2081 – con annessi diritti all’eredità, mentre il titolo II sulle coppie di sesso diverso ne è sprovvisto.
E’ un testo scritto male, con intenzioni massimaliste, fondamentaliste.
In questo momento sembra passare in secondo piano la riforma della reversibilità delle pensioni. Pensa che la riforma sia un nuovo disastro annunciato? Crede che sia fatta per razionalizzare le risorse o solo come argine alle spese folli del Governo Renzi?
Di pensione si muore, diceva Totò. La riforma della reversibilità, secondo le parole di Damiano, relatore del provvedimento e già Ministro del Lavoro, dovrebbe incentivare le vedove e le donne rimaste sole a trovare lavoro.
L’agganciamento all’ISEE, però, potrebbe portare dei casi di distorsione. Basterebbe una proprietà in provincia, una seconda casa, per evitare il raggiungimento dei requisiti.
Una povera signora si vedrebbe eliminato il diritto di percepire la pensione del marito deceduto perchè proprietaria di una casa di villeggiatura.
Che sia una manovra per aggiustare qualche conto, è probabile. Che sia un disastro, ahimè, è plausibile.
Le amministrative per Roma si avvicinano e i commedianti incominciano a recitare la loro parte. Bertolaso nome caldeggiato da Berlusconi ha affermato : – Serve un sindaco con gli attributi e io ce li ho-, mentre Lombardi, M5S, ha dichiarato :- Siamo contenti di poter vincere, ma non siamo cretini- alla domanda se vi fosse un complotto da parte dei due poli partitici per portarli al potere. Pensa che uno di questi o i candidati del centrosinistra, Giachetti e Morassut , possano essere le persone giuste per affrontare una situazione emergenziale come quella di Roma?
Non esiste una persona giusta per affrontare le problematiche strutturali di Roma.
E’ una Città troppo grande per pensare alle questioni piccole, e troppo piccola per quelle grandi. L’amministrazione nella quotidianità è sobbarcata delle responsabilità di essere la figura prima su di un territorio vasto e su di un numero di abitanti superiore a quella di molti paesi in Europa.
Un’incapacità funzionale di governare – data la struttura istituzionale e l’imponente debito pubblico – che deve essere superata con nuovi strumenti.
In Parlamento giacciono 3 proposte di legge per rimodellare Roma come una “città di città”, delegando funzioni di governo – come la finanza pubblica – ai Municipi, prendendo a spunto alcune capitali europee.
E, poi, la classe dirigente. Il Mondo di Mezzo, la romanzata inchiesta che ha portato all’arresto di larga parte del sistema politico romano, può essere contrastato solo con nuovi sistemi di selezione.
Un sondaggio Ipr ha notato come i romani vogliano come Sindaco un uomo di Roma, che conosca la Città e con una squadra percepita come capace.
Roma può essere il laboratorio di un nuovo progetto, supportato da innovative strumentalità, che coinvolga uomini diversi, provenienti dal civismo, dal mondo imprenditoriale e che amano veramente la Città.
Matteo Taccola
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