Recensione di Doctor Who – Last Christmas (2014)
Ci sono appuntamenti a Natale che non possono mancare, che nel bene o nel male condizionano le nostre feste e, sotto certi aspetti, le caratterizzano in gran parte; sono piccoli dettagli o ricorrenze che si fanno fatica a dimenticare, a cui una parte di noi è affezionata o a cui tiene in modo persino infantile, che ci portano alla mente alcuni dei motivi per cui teniamo tanto ad un preciso periodo dell’anno quale può essere, all’occasione, quello delle festività natalizie.
Per i fan di Doctor Who di vecchia data o per i neofiti, lo speciale Christmas, è uno di quei tipici appuntamenti intramontabili e tanto attesi, poiché, come vuole la tradizione, già da parecchio tempo, la BBC si occupa di mandare in onda una puntata a tema affinché, questa, possa guadagnare un posto privilegiato nei cuori dei seguaci del Dottore persino nella notte dove a gran voce viene chiamata la presenza di Babbo Natale. Solitamente questo prelibato assaggio di fantascienza dal sapore leggermente dolciastro, arriva una volta conclusasi l’annuale stagione, tant’è che esso riprende, a volte, gli ultimi avvenimenti accaduti nell’episodio conclusivo della season appena conclusasi o anticipa a grandi linee ciò che accadrà in futuro.
Non fa eccezione Christmas Last Special, episodio che vede il dodicesimo dottore, interpretato nella sua nuova incarnazione da Peter Capaldi, e la sua assistente Clara Oswald (Jenna Coleman), catapultato in un’avventura dai contorni tanto natalizi quanto fantascientifici e a tinte puramente horror. Nel bel mezzo della Vigilia di Natale il Dottore fa casualmente la conoscenza di Santa Claus (Nick Frost), ma questi non è l’unico elemento bizzarro in cui si imbatterà nella stessa notte, poiché giunto al Polo Nord dovrà vedersela con una specie aliena che ha preso possesso di un piccolo centro di ricerca, ove gli scienziati presenti sembrano essere minacciati da entità capaci attaccarsi alla faccia dei molti sventurati che capitano loro a tiro, trascinandoli in un sonno mortale.
C’era tanta attesa per il primo episodio a tema della nuova incarnazione dell’alieno più chiacchierato del popolo britannico, soprattutto in virtù del fatto che Capaldi, sulle proprie spalle, porta un onere davvero considerevole, un fardello di proporzioni a dir poco ragguardevoli che hanno le sembianze dei due interpreti che l’hanno preceduto e che sono stati capaci di portare alla ribalta la serie tv in tutto il mondo: Matt Smith e David Tennant. Fortunatamente per lui, a venir in soccorso del proprio talento recitativo, ci pensa lo showrunner Steve Moffat, che per l’occasione ha ben visto di buttar giù una puntata interessante e ben riuscita, che verrà apprezzata sicuramente sia dai fan del dottore che da coloro i quali si professano di amare la settima arte e non unicamente la televisione.
Last Christmas Special è un connubio di idee e situazioni paradossali ed oniriche che attinge a piene mani da alcuni dei lavori recenti che abbiamo avuto modo di vedere e gustarci in sala, ma allo stesso tempo estrapola elementi appartenenti alla nostra cultura natalizia e folkloristica amalgamandoli a brevi parentesi di tensione e paura figli di una corrente fantascientifica puramente scottiana. E’ un grande omaggio ad Alien ed Inception, questo appuntamento, che, il primo, il Dottore citerà esplicitamente e su cui ricamerà una delle sue migliori battute, ma è anche un affresco ben riuscito di alcuni che sono i valori più importanti del Natale, oltre al fatto di aver messo su un drammatico inciso nei riguardi di Clara e del suo ex-fidanzato (ormai defunto) Danny Pink.
E’ proprio nella parentesi onirica dell’assistente del dottore che Moffat riesce a superarsi e dare il meglio di se, poiché nell’immaginario dettato dai nostri sogni la verità che viene a galla è distorta non tanto dalle nostre paure, quanto più dai desideri che gelosamente custodiamo in fondo al cuore, i quali possono ingannare e risultare molto più pericolosi di quanto crediamo. Clara, così, si ritrova la Vigilia di Natale con la persona che ama e la sensazione di vivere un momento idilliaco e desiderato è tanto forte da far venir meno la consapevolezza del presente ed il peso della colpa che anch’essa è costretta a sopportare nei confronti di Danny per averlo coinvolto nella propria (spericolata) esistenza o non aver seguito alcuni suoi consigli ed avergli, in questo modo, mentito.
Il frammento onirico, inoltre, è anche capace di regalare a Capaldi ed alla Coleman tutto il necessario affinché il loro talento fuori esca senza riserve, in grado di mostrare un’intesa davvero considerevole. Il Dottore è un uomo anziano, burbero e di certo non affascinante nell’immediato, eppure Clara lo ama, e l’umanità che i due attori protagonisti donano alle proprie controparti riesce a dar vita ad un attaccamento tanto orientato all’amicizia quanto pronto a maturare in un qualcosa di più profondo, perché entrambi sono una faccia della stessa medaglia, una coppia perfetta proprio per le diversità che affiorano fin da subito sia nell’uno che nell’altra.
Last Christmas Special è un episodio natalizio davvero ben riuscito, appagante e divertente, che dimostra il grande acume da parte degli sceneggiatori di sapersi destreggiare in districate situazioni e saper amalgamare in maniera più che soddisfacente generi e storie. Babbo Natale, che qui ha il volto del paffuto e simpatico Nick Frost, colora con la sua personalità lo schermo, assieme a Rudolph ed ai suoi aiutanti, eppure quando il Dottore sale in cattedra non c’è comprimario che tenga, Capaldi in questi 59 minuti pare essersi superato, ormai a proprio agio nei panni di un Signore del Tempo, così come la sua assistente Clara, icona della brava ragazza, ma capace di uscire fuori da una lettura superficiale e scontata grazie al proprio carisma e intraprendenza. Nell’attesa dello speciale di Natale del 2015, è inutile, ancora una volta, sottolineare quanto, per i fan e non del Dottore, questo episodio sia impossibile da perdere.
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